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LETTERE AL DIRETTORE

WALTER PRUNER * AUTONOMIA TRENTINO: « IL RUOLO DI ELETTO HA UN TARIFFARIO DI 60.000 EURO, LA MESSA IN SICUREZZA DEL RUOLO DI CONSIGLIERE PROVINCIALE »

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17.19 - lunedì 13 novembre 2023

Gentile direttore Franceschi,

non sapevo che anche il ruolo di eletto avesse un tariffario. 60.000 euro è la messa in sicurezza del ruolo di consigliere provinciale. Non so quale sia quello di consigliere comunale, quella di sindaco, quello di deputato, di senatore. Non è chiaro se sussista anche una caratura per zone di appartenenza, se cioè anche la geolocalizzazione politica del singolo eletto determini per esempio calibri diversi tra Valli di Non o Valli di Fiemme, tra periferia o centro e via discorrendo. Lo scopriremo solo a manfrina inoltrata, e francamente se tutto questo finisse, non patiremmo attacchi di nostalgia.

Ridurre lo scrigno del nostro parlamento provinciale a sputacchiera dell’ Autonomia offende in primis gli stessi eletti. Mi spiace per il consigliere Tonina, persona per bene, per quanto “spintaneamente” postogli dal “suo” partito, ma spiace più in generale per ogni eletto o potenziale eletto a prescindere da matrice di appartenenza. Sapere che la fedeltà ad un gruppo, ad un partito, passa attraverso una contabilizzazione finanziaria e non la fedeltà ad un impegno ideale e programmatico rattrista.

Di più, va a rafforzare l’idea che tutto si riconduce infondo al fondo del più fondo: privare la politica di un discrimine, quello del servizio, dell’ impegno, del pensiero lungo. Parlo di discrimine perchè ci può ovviamente stare l’ambizione, la voglia di affermarsi, ma non può questo costituire elemento decisivo: può essere complementare ma non determinante nel percorso di un impegno politico pubblico.
Ma è anche la cartina di tornasole di una crisi che pervade ormai da tempo la istituzione partito nella quale non c’è spazio per impegnare i propri rappresentanti su temi, ma sui conti correnti.

Cosa aspettarsi, come elettore, da capitani di sventura che impongono fedeltà e prezzo da siglare di fronte al notaio? Siamo veramente sicuri che il vincolo fiduciario passa dal numero di zeri posti a fianco di una fideiussione? Delegheremo il futuro educativo di nostro figlio ad un insegnante bravo, o ad un insegnante sul quale pende una penale di 60.000 euro?

Questo Consiglio provinciale è certamente espressione di una società, quella società complessa dalla quale ognuno di noi si attende risposte, auspicabilmente idonee a risolvere i problemi. Isolare il mercato alla sagra della venalità, fin da subito, qualificherebbe senza ombre di partenza l’intero consesso. Il Titanic dell’ Autonomia è chiaro che comprenda di ogni donde, anche sedicenti comandanti in seconda convinti che la conduzione del canotto richieda la stessa abilità imposta ad una guida di vascello.

Il tema delle transumanze politiche, tecnicamente riconducibile al termine più consono di trasformismo, pervade da tempo immemore il panorama locale ma anche nazionale. Ammorba da sempre lo “Stivale” da nord a sud senza soluzione di continuità. Anche la recente messa a terra da parte della premier Meloni della riforma istituzionale in tema di premierato affonda le radici in obiettivi di stabilità di governo nobili e necessari. Le regole aiutano, per carità. Ma pensare di ricondurre a fedeltà coniugale solo attraverso obblighi scritti, vediamo anche nella vita quotidiana di tutti i giorni, non è sufficiente.

Ai capi di partito, ai suoi dirigenti, il rimando, una consegna importante, quella di un impegno senza sconti etici, ad evitare in primis profferte impresentabili, ponendo così loro stessi in primis i mattoni di una ricostruzione etica e di credibilità, in assenza della quale non sarebbe attendibile neanche la declinazione politica conseguente.

 

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Walter Pruner

Trento

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