Gentile direttore Franceschi,
nei giorni scorsi, precisamente sabato 27 aprile, la stampa locale dava conto della prossima Assemblea dei Soci dell’Hotel Lido, momento nel quale sarebbe stato approvato il Bilancio 2023.
L’incipit dell’articolo era il seguente: “Crac Benko tra Waltherpark, Virgolo e Hotel Bauer: venduti progetti da 1 miliardo al gruppo Schoeller. Tuttavia Hager e i suoi alleati trentini, l’ingegnere arcense Paolo Signoretti e l’ex presidente della Cooperazione Diego Schelfi, che hanno a loro volta progetti nel Nord Italia per 500 milioni, di cui 150 in Trentino, ora devono giocare da soli. Tra l’altro, lunedì a Riva del Garda si presentano i risultati 2023 e le novità 2024 dell’hotel Lido Palace, da poco entrato nell’orbita del raggruppamento Hager-Signoretti”.
La stessa sera dell’Assemblea si è tenuto Consiglio comunale e conoscendo le perdite dell’Hotel nell’anno 2022, ho chiesto alla Sindaca notizie in merito al bilancio 2023 presentato poco prima in Assemblea. Avendo avuto conferma dell’ulteriore perdita, per giunta dell’importo doppio rispetto all’anno precedente, ho esternato tutte le mie preoccupazioni per la situazione ingeneratasi, la quale rischia di far perdere consistente valore alle quote proprio in una fase in cui è prevista la dismissione delle stesse.
Dalle risposte che mi sono state date in quella sede ho potuto constatare come questa volta vi sia fra me e la Sindaca una sintonia ben più forte rispetto a quella che Lei ora possa avere con il Consigliere comunale delegato alle Società partecipate Lorenzo Prati, il quale ha cercato in ogni modo ed in maniera al quanto “sterile” di difendere l’indifendibile di quella scriteriata gestione che da due anni sta sommando perdite su perdite.
Le mie domande si sono “condensate” attorno a due concetti chiave: il rischio della perdita di valore dell’Hotel e se vi sia o meno la volontà di prendere in mano la gestione dello stesso come Ente pubblico, visto che la maggioranza delle quote è di proprietà pubblica ed i patti parasociali che un tempo indicavano la componete privata quale regista della gestione ora sono scaduti e quindi a mio avviso è del tutto possibile appropriarsi ora della gestione.
Successivamente ho avuto modo di leggere le dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Hotel Lido Signoretti, e rispetto alle stesse mi sento di poter affermare, pur non avendo ancora avuto modo di leggere i dati di bilancio e non potendo fare ora un ragionamento compiuto, che il suo tentativo di giustificare la nuova perdita a mio avviso non regge, infatti tutti gli alberghi hanno ribaltato sui prezzi l’aumento dei costi, compreso i tassi, e hanno fatto i migliori risultati di sempre. E tutti gli albergatori ogni anno ammodernano le loro strutture e fanno ammortamenti. Ricordo che in passato, e ricordo anche che allora i tassi erano ben più elevati degli attuali, la precedente gestione aveva chiuso in attivo.
Reputo invece da “sciacallaggio mediatico” l’affermazione del Signoretti, laddove per giustificare le sue perdite va a denigrare un intera località turistica, e con essa tutti gli attuali e passati operatori che si sono cimentati nel valorizzarla e promuoverla. Spero che qualcuno abbia la capacità e il coraggio di indignarsi almeno per questo.
Per quanto riguarda poi l’andamento di questa gestione mi sento di far mie le parole della Sindaca, con le quali concordo in pieno: “non siamo soddisfatti degli ultimi due bilanci; non siamo contenti perché considerando il contesto internazionale e nazionale del 2023 la struttura è in controtendenza rispetto alla media”. Ergo, va cambiata la gestione…
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Alessio Zanoni
Consiglio comunale Riva del Garda (Tn)
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Immagine: tratta da www.lido-palace.it/it/