(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il Punto d’Incontro è lo specchio della nostra civiltà. Commento del Presidente delle Acli Luca Oliver sul trasferimento della struttura di accoglienza di Via del Travai. Non abbiamo paura di affermare che il Punto d’Incontro, la struttura di accoglienza fondata da don Dante Clauser, rappresenta, assieme ad altre, una delle testimonianze più belle e significative del livello di civiltà e democrazia della nostra Comunità autonoma.
Grazie alla laboriosità, alla generosità e competenza dei tanti operatori e volontari, il Punto d’Incontro ha saputo sviluppare in questi anni un sentimento diffuso circa le nostre responsabilità nei confronti degli ultimi della società, richiamando i cittadini e le istituzioni al compito di provvedere con politiche ed interventi diretti nei confronti di tutte le persone che si trovino in uno stato di bisogno, marginalità e povertà.
Da queste considerazioni emerge il fatto che la lotta alle povertà e la ricerca di soluzioni concrete di aiuto, accoglienza e inserimento è un compito che riguarda tutti noi come cittadini e che l’indigenza non può e non deve essere equiparata alla delinquenza. Le Acli trentine invitano pertanto la comunità cittadina a salvaguardare e rafforzare il ruolo di presidio sociale portato avanti dal Punto d’Incontro contribuendo, anche nel periodo di trasferimento forzato presso il quartiere di Cristo Re a partire dall’anno prossimo, al pieno svolgimento delle funzioni di accoglienza ed assistenza delle persone più bisognose.
Comprendiamo le difficoltà del momento e la necessità di trovare forme adeguate di controllo e presidio dell’ordine pubblico, ma ribadiamo nello stesso tempo che le politiche di intervento ed inclusione rappresentano sempre e comunque il migliore antidoto a forme di marginalità ed emarginazione che avrebbero esiti e conseguenze ancor più dolorose.
Viviamo tempi difficili, sia sotto l’aspetto economico che sociale ma, proprio per questo, è necessario potenziare e sostenere tutte le azioni e le politiche atte a garantire un minimo intervento per coloro che, altrimenti, sarebbero condannati all’abbandono e alla disperazione.
In altri momenti storici, il Trentino ha saputo rispondere a questi problemi attraverso i valori e le buone pratiche legate alla solidarietà e alla responsabilità ed è a questo patrimonio di civiltà e democrazia che ci richiamiamo per ribadire oggi l’importanza di salvaguardare e potenziare le politiche di intervento contro le povertà e l’emarginazione.
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Luca Oliver, Presidente Acli Trentine