News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

ZENI (PD) – INTERROGAZIONE * AGENZIA APPALTI PAT: « ALCUNE DISPOSIZIONI NON HANNO FONDAMENTO DI LEGGE, SONO INTRALCIO PER LE AZIENDE »

Scritto da
15.24 - giovedì 20 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

///

QUANDO LA SOLERZIA PRECEDE LA NORMA. Il Consigliere Zeni rileva alcune disposizioni dell’Agenzia per gli Appalti che non hanno fondamento di legge, ma sono solo un intralcio per le aziende.

A volte è veramente incredibile lo solerzia con la quale enti funzionali e agenzie della Provincia applicano le disposizioni della stessa.
Ad esempio, negli scorsi giorni l’Agenzia provinciale per gli Appalti e i Contratti ha emanato una “informativa” a tutte le stazioni appaltanti, disponendo nuovi comportamenti nell’affido degli appalti stessi, sulla scorta della parziale abrogazione di un articolo di legge del 2012. Fin qui tutto bene. Anzi.

Peccato solo, come rileva il Consigliere del PD Luca Zeni in una interrogazione oggi depositata in Consiglio provinciale, che tale abrogazione parziale sia prevista dal disegno di legge di assestamento del bilancio provinciale che deve ancora essere discusso ed approvato dall’ Assemblea legislativa. L’ “informativa” in oggetto non ha quindi alcun valore legale e costituisce un ulteriore intralcio burocratico per le nostre imprese, già gravate da mille adempimenti ed obblighi.
Si tratta insomma dell’ennesimo caos generato da un pressapochismo amministrativo che conferma la sostanziale incompetenza di una Giunta provinciale, tutta protesa all’urgenza del “fare”, senza alcuna verifica sulla reale possibilità proprio di poter realizzare i propri intenti.

 

///

 

QUANDO LA SOLERZIA PRECEDE LA NORMA

Con una solerzia veramente straordinaria, l’ Agenzia provinciale per gli Appalti e i Contratti ha emanato in questi giorni ed a firma del suo Presidente, una “informativa – prot. n. S506/2023 – avente per oggetto l’art. 63 bis del D.P.P. 11 maggio 2012, n. 9-84/Leg. e riferita alla parziale abrogazione di quest’articolo, avendo riscontrato in passato alcune incongruenze e criticità operative nell’applicazione di tale disposto normativo., che riguarda l’esclusione automatica per anomalia di un’offerta negli appalti pubblici.

A seguito di ciò, l’ “informativa” in oggetto invita le stazioni appaltanti ad adottare una serie di nuovi comportamenti nelle procedure di affidamento, previsti dagli atti di parziale abrogazione del citato articolo 63.
Preme però qui rilevare come tale scelta abrogativa sia contenuta, a quanto risulta, nel disegno di legge n. 36/2023 “Assestamento del bilancio di previ-sione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2023 – 2025 e relative variazioni al documento tecnico di accompagnamento ed al bilancio finanziario gestionale” che, se è pur stato approvato dalla Giunta provinciale nei giorni scorsi, non è ancora legge vigente, in attesa dell’approvazione del Consiglio provinciale che prenderà in esame il testo legislativo nella sua prossima seduta.

Pertanto, l’ “informativa” e le disposizioni contenute nella stessa appaiono oggi destituite di ogni presupposto e fondamento giuridico e sono quindi inapplicabili, aumentando il rischio di contenzioso.
Circolari, peraltro pare neppure inviate al mondo delle imprese, ma soltanto alle stazioni appaltanti, che modificano disposizioni normative in previsione di una possibile modifica di legge che ancora deve avvenire, creando confu-sione e problemi gestionali non irrilevanti alle imprese ed alle aziende chia-mate ad appaltare lavori a terzi, contribuendo così proprio a quegli aggravi burocratici inutili che lo stesso governo provinciale ha sempre stigmatizzato. Pubblicamente e perseguito invece nell’azione amministrativa.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

– se la stessa è a conoscenza della citata “nota informativa” emanata dall’Agenzia provinciale per gli Appalti e di Contratti;

– in caso di risposta positiva, come giudica la scelta dell’Agenzia stessa di emanare disposizioni alle stazioni appaltanti, in materia di appalti, sulla scorta di una norma che non è ancora approvata dal Consiglio provinciale;

– come giudica un comportamento che evidentemente dimostra quanto meno scarso rispetto dell’Assemblea legislativa che, vale la pena qui rammentare, è la massima espressione delle potestà autonomistiche;

– a fronte di questa situazione insostenibile, cosa intende fare per ripristinare un quadro giuridico chiaro al mondo delle imprese, a prescindere dall’eventuale approvazione del disegno di legge di assestamento del bilan-cio provinciale.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

avv. Luca Zeni

 

QUANDO LA SOLERZIA PRECEDE LA NORMA

 

 

Con una solerzia veramente straordinaria, l’ Agenzia provinciale per gli Appalti e i Contratti ha emanato in questi giorni ed a firma del suo Presidente, una “informativa – prot. n. S506/2023 – avente per oggetto l’art. 63 bis del D.P.P. 11 maggio 2012, n. 9-84/Leg. e riferita alla parziale abrogazione di quest’articolo, avendo riscontrato in passato alcune incongruenze e criticità operative nell’applicazione di tale disposto normativo., che riguarda l’esclusione automatica per anomalia di un’offerta negli appalti pubblici.

 

A seguito di ciò, l’ “informativa” in oggetto invita le stazioni appaltanti ad adottare una serie di nuovi comportamenti nelle procedure di affidamento, previsti dagli atti di parziale abrogazione del citato articolo 63.

Preme però qui rilevare come tale scelta abrogativa sia contenuta, a quanto risulta, nel disegno di legge n. 36/2023 “Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2023 – 2025 e relative variazioni al documento tecnico di accompagnamento ed al bilancio finanziario gestionale” che, se è pur stato approvato dalla Giunta provinciale nei giorni scorsi, non è ancora legge vigente, in attesa dell’approvazione del Consiglio provinciale che prenderà in esame il testo legislativo nella sua prossima seduta.

 

Pertanto, l’ “informativa” e le disposizioni contenute nella stessa appaiono oggi destituite di ogni presupposto e fondamento giuridico e sono quindi inapplicabili, aumentando il rischio di contenzioso.

Circolari, peraltro pare neppure inviate al mondo delle imprese, ma soltanto alle stazioni appaltanti, che modificano disposizioni normative in previsione di una possibile modifica di legge che ancora deve avvenire, creando confusione e problemi gestionali non irrilevanti alle imprese ed alle aziende chiamate ad appaltare lavori a terzi, contribuendo così proprio a quegli aggravi burocratici inutili che lo stesso governo provinciale ha sempre stigmatizzato. Pubblicamente e perseguito invece nell’azione amministrativa.

 

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

– se la stessa è a conoscenza della citata “nota informativa” emanata dall’Agenzia provinciale per gli Appalti e di Contratti;

– in caso di risposta positiva, come giudica la scelta dell’Agenzia stessa di emanare disposizioni alle stazioni appaltanti, in materia di appalti, sulla scorta di una norma che non è ancora approvata dal Consiglio provinciale;

– come giudica un comportamento che evidentemente dimostra quanto meno scarso rispetto dell’Assemblea legislativa che, vale la pena qui rammentare, è la massima espressione delle potestà autonomistiche;

– a fronte di questa situazione insostenibile, cosa intende fare per  ripristinare un quadro giuridico chiaro al mondo delle imprese, a prescindere dall’eventuale approvazione del disegno di legge di assestamento del bilancio provinciale.

 

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

*

Luca Zeni

 

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.