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LETTERE AL DIRETTORE

ROSSATO (FDI) * PALESTRA LICEO PRATI: « OBIETTIVO RAGGIUNTO, ORA STOP AL “VALZER“ MEDIATICO TRA ME ED IL PERSONALE DOCENTE »

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10.43 - sabato 17 dicembre 2022

Palestra Liceo Prati, Rossato (Fratelli d’Italia): “Obiettivo raggiunto, terminiamo questo “valzer “ mediatico!”

Egregio Direttore,

a fronte di un “botta e risposta” con la Dirigente e con alcuni Docenti del Liceo Prati che comincia ad assumere contorni grotteschi, in merito a quella che continuo e continuerò a definire una situazione disastrosa suffragata da testimonianze e immagini esplicite che volutamente non ho divulgato per intero al fine di rimanere nei limiti della decenza, mi sento di porre la parola fine a questa storia con alcune domande/considerazioni, preannunciando comunque ulteriori verifiche, più che legittime e doverose per il ruolo che ricopro.

Fatti:
– ci sono persone che si introducono nel cantiere di una pertinenza scolastica;
– il cantiere è recintato e chiuso, in quanto area pericolosa per i non addetti ai lavori
– entrano illegalmente con effrazione;
– il cantiere non è luogo idoneo a bivacco o pernottamento.

Politico:
– informazioni “non verificate” è una supposizione che deriva dal fatto di essere portatori di “verità assoluta”? Le loro sono “verificate”?
– il politico rappresenta il “popolo” e quindi è portavoce di quella parte che si riconosce nella sua linea o nelle sue idee;
– un comunicato stampa informa i media di un fatto o di un pensiero, poi è libertà del giornale pubblicare integralmente come “lettera” o optare per inchiesta.

Docenti:
– definiscono “umanitaria” la loro posizione in modo ipocrita;
– quale sarebbe l’aspetto umanitario nel chiudere gli occhi su persone che dormono all’addiaccio in un cantiere?
– quale sarebbe il senso civico di tollerare effrazione e violazione della proprietà?
– se avessero voluto essere umanitari avrebbero dovuto attivarsi scrivendo a Comune/Provincia, chiedendo uno spazio adeguato a queste persone oppure la possibilità di ospitarli nella scuola (es. aula magna) dalle 20 alle 6, provvedendo poi a ripristinare idonee condizioni per il regolare svolgimento dell’attività didattica.

Concezione autoritaria:
– la dirigente non si è espressa come cittadina ma come Funzionario Pubblico (e avrebbe dovuto tacere), se si fosse espressa come cittadina sarebbe stato diverso.

Come inizialmente preannunciato, chiudo con queste righe il “valzer” mediatico tra la sottoscritta e il personale docente del Liceo Prati. Se tutta questa polemica a distanza è servita a ripristinare decoro e legalità presso un edificio pubblico, mi dichiaro pienamente soddisfatta. Rimane un po’ di amarezza, perché in tutta questa vicenda ho letto poche dichiarazioni in merito alle necessità degli studenti, in particolar modo quella di portare avanti gli studi in un ambiente sicuro e decoroso. Voglio ricordare che oltre all’immagine di un Istituto Pubblico cittadino storico, da sempre fiore all’occhiello per il mondo della scuola trentina, in qualsiasi contesto e in qualsiasi circostanza, gli studenti sono sempre i primi a dover essere tutelati!

 

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Cons. Katia Rossato

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