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FUGATTI* INTERROGAZIONE: GLI EPISODI DI VIOLENZA CONTRO IL PERSONALE DI TRENITALIA SULLA TRATTA TRENTINA CONTINUANO, BASTA TESSERE A STRANIERI E MENO BUONISMO

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10.58 - venerdì 10 novembre 2017

Dire che gli episodi di violenza fisica e verbale a danno del personale operante sui mezzi di trasporto pubblico non siano da attribuire prevalentemente a stranieri risulta ad oggi, visti anche gli episodi di cronaca riportati dai quotidiani locali, poco veritiero. Infatti i comportamenti poco civili che si manifestano quasi quotidianamente sui treni e sugli autobus portano la firma o di soliti noti stranieri o comunque di persone che di trentino hanno ben poco (se non gli abbonamenti gratuiti pagati dai contribuenti e i numerosi aiuti economici elargiti non appena arrivati in Italia).

Purtroppo oggi siamo ancora qui a denunciare un episodio di violenza fisica e verbale avvenuto a danno di una pattuglia di sorveglianza (istituita da poco da Trenitalia) da parte di uno straniero dopo averlo trovato senza titolo di viaggio. Pare infatti che quest’ultimo sia andata in escandescenza dopo essere stata invitato a scendere dal treno alla stazione di Ala proprio perché privo di biglietto.

Dopo aver aggredito due addetti si sarebbe dato alla fuga temendo l’arrivo delle Forze dell’Ordine. Il personaggio, assieme alle altre persone straniere che formavano il gruppo salito alla stazione di Domegliara, sarebbe già noto per simili episodi; ma a quanto pare in Italia le pene per alcune persone non sarebbero previste tanto da lasciarle a piede libero nonostante la loro pericolosità.

Ma se questo non bastasse sullo stesso treno, diretto nel primo pomeriggio verso Verona, si sarebbe verificato un caso similare, dovuto però questa volta allo scorretto utilizzo della tessera di libero utilizzo dei mezzi rilasciata a migranti e richiedenti asilo dalla Provincia di Trento. Tale criticità era già stata portata all’attenzione dell’amministrazione provinciale da parte della Lega Nord Trentino con interrogazione nr. 4633/XV, con la quale si evidenziava che agli stranieri vengono concesse tessere a scalare anonime di colore rosso (il cui acquisto può avvenire nelle biglietterie di Trenitalia e di Trentino Trasporti Esercizio) le cui tratte di validità sulla linea Brennero-Verona sarebbero Mezzocorona-Borghetto e sulla linea della Valsugana Trento-Primolano.

Passato quindi il confine trentino, l’utente sarebbe tenuto al pagamento del biglietto per la copertura della tratta rimanente. Ma capita frequentemente che gli stranieri raggiungano gratuitamente Verona avvalendosi anche dell’assenza di dispositivi utili alla lettura delle tessere sulla tratta trentina. Questa volta, fortunatamente, sarebbero stati fermati e spaventati dall’arrivo delle Forze dell’ordine sarebbero scesi dal treno.

Alla luce delle precedenti interrogazioni e delle continue sollecitazioni che da tempo la Lega Nord ha posto all’amministrazione provinciale, si ritiene quanto mai doveroso mettere in atto politiche ferree sia per garantire incolumità a personale e viaggiatori sia per punire chi si macchia di simili atteggiamenti. E’ davvero inconcepibile e vergognoso che gli impuniti continuino a servirsi del trasporto pubblico in questo modo; uno sberleffo anche nei confronti del personale operante sui mezzi che quotidianamente rischia uno schiaffo, uno sputo, un pugno o un insulto (se non aggressioni ancor più violente) soltanto perché richiede il possesso di un biglietto; condizione da sempre necessaria per servirsi di treni e autobus.

 

Tutto ciò premesso,
si interroga
il Presidente della Provincia
per sapere:

1. Se si ritenga opportuno ritirare le tessere a scalare di coloro rosso e qualsiasi altro abbonamento concesso gratuitamente a migranti, richiedenti asilo e stranieri presenti sul territorio trentino;

2. Se l’abbonamento, essendo anonimo, possa essere utilizzato da più persone (anche non ospitate sul territorio trentino) visto il grave rischio che ciò già possa accadere;

3. Per quale motivo delle persone straniere, già note per simili episodi, stessero viaggiando nuovamente sul treno;

4. Visti i continui episodi di violenza sui mezzi di trasporto pubblico, sia su gomma sia su rotaia, se vi sia intenzione di aumentare la presenza delle Forze dell’ordine sugli stessi e di accordare con lo Stato pene più severe per i trasgressori impedendo altresì loro di abbandonare il convoglio e assicurandoli alla giustizia senza rilascio.

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

Lega Nord Trentino
Cons. Maurizio Fugatti

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