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LETTERE AL DIRETTORE

CESCHI E FRESCHI * SISTEMA EDUCATIVO TRENTINO: « DALLA POLITICA APPROCCIO SUPERFICIALE DEGLI INTERVENTI, PER ESIGENZE DI RISPARMIO ECONOMICO O DI VISIBILITÀ ELETTORALE »

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19.35 - venerdì 3 marzo 2023

La politica e il sistema educativo Trentino. Troppo spesso in questi anni abbiamo riscontrato da parte della politica un approccio superficiale e banalizzante degli interventi che hanno riguardato il sistema educativo, subordinati ad esigenze di risparmio economico o di visibilità elettorale. Tutto questo avviene nella più totale ignoranza o, nell’ipotesi più ottimistica, chiudendo scientemente gli occhi di fronte alla realtà dei fatti.

Leggendo le precisazioni odierne della proponente il disegno di legge n. 135 risulta evidente come costei non abbia compreso, o finga di non comprendere, i segnali provenienti dalla petizione che ha raccolto in pochi giorni più di ottomila firme. Sarebbe stato sufficiente leggerne l’incipit, “Ripensare le scelte fatte riguardo la scuola dell’infanzia coinvolgendo insegnanti ed esperti”, per capire che la richiesta principale è quella di un confronto serio tra componenti coinvolte, ponendo fine a una modalità arbitraria nella strutturazione di disegni di legge che “casualmente” si stanno concentrando in aula proprio in chiusura del mandato, nella speranza di raccogliere una manciata di voti utile per le prossime elezioni.

Lo stridore delle incongruenze ha raggiunto l’apice nel momento in cui si è intervenuti sul calendario scolastico dell’infanzia, in totale contraddizione con quanto dichiarato dagli stessi artefici di tali decisioni, oltre che dai soggetti tecnici coinvolti: è stata l’organizzazione stessa a indurre un bisogno nell’utenza, privandola di reali alternative. Risulta difficile ritenere questa modalità operativa come democratica e in linea con i principi del libero mercato.
La perplessità più grande viene però da un’ulteriore contraddizione che tale modus operandi genera: lo stesso sistema che forma educatori e insegnanti cui dovremmo affidare i nostri figli ne svilisce, attraverso le dichiarazioni di alcuni esponenti politici, la credibilità professionale e l’onestà intellettuale e – aspetto ancora più grave – ne trasmette un’immagine d’incompetenza avvalorata da scelte politiche in totale contraddizione.Sempre riguardo al calendario scolastico dell’infanzia andrà osservato che si è giunti alla discussione in Quinta Commissione, e alla successiva presentazione in aula per l’approvazione, senza alcun coinvolgimento del Consiglio del sistema educativo provinciale che riunisce tutte le componenti di quel sistema di cui l’infanzia costituisce il primo tassello (legge 5/06 art. 8 c. 2a).

Tutto ciò lascia percepire l’amaro sentore che tali scelte non siano primariamente finalizzate al benessere dei bambini ma tristemente subordinate a un principio di risparmio economico per ricavare, nella scuola dell’infanzia che subisce un calo demografico, ulteriori spazi di accoglienza per la fascia zero-tre anni che presenta un numero di richieste insoddisfatte in aumento, finendo col trasmettere un messaggio di campanilismo anacronistico e d’incapacità politica a progettare strutture condivise tra più amministrazioni locali sul territorio.

 

 

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Giovanni Ceschi – Docente di Latino e Greco al Liceo “Prati” di Trento e Presidente del Consiglio del Sistema Educativo

Maurizio Freschi – Presidente della Consulta provinciale dei genitori e Vicepresidente del Consiglio del Sistema Educativo

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