Patt: ridere per non piangere…Oggi leggendo un quotidiano saltano all’occhio alcune dichiarazioni di Paolo Ghezzi:
“mi limito a ricordare che l’anno scorso, in occasione delle elezioni provinciali, a forza di aspettare le decisioni degli autonomisti per noi è arrivato il patatrac”.
E ancora:
“Se non prevalesse la linea della discontinuità, i nostri assessori Bungaro e Sallizzoni non possono essere considerati alla stregua di amministratori di lungo corso da escludere (…). Abbiamo fatto meglio del PATT.”
Ora, non è dato sapere dove Ghezzi fosse per tutti i mesi in cui, al tavolo del centrosinistra, noi autonomisti ribadivamo incessantemente la nostra posizione, sempre uguale e coerente, mentre il tavolo si avvitava su sé stesso in attesa di ascoltare chiunque passasse per strada, in cerca dell’illuminazione.
Non è dato sapere nemmeno se Ghezzi abbia notato che anche gli assessori del PATT, come quelli di Futura, siano entrambi al primo mandato e tutt’altro che considerabili politici di lungo corso ormai a fine carriera.
Quel che è certo è che Ghezzi come barzellettiere avrebbe davanti un futuro ricco di soddisfazioni. Nel campo politico, forse, è meglio eviti certe sparate. C’è da sperare che in vista delle comunali del 2020 non sia lui lo stratega.
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Foto allegata nel comunicato Patt