Gentile direttore Franceschi,
invio alcune mie riflessioni, che ho pubblicato nel mio sito Trentinolibero.it, anche per i lettori di Opinione.
Cordialità.
Claudio Taverna.
Trento
*
Patt rischia tutto. Qualunque cosa si dica qui, gli “interpreti” del centrodestra trentino sanno benissimo che la decisione finale, quella decisiva, per il candidato/a alla Presidenza del governo provinciale, sarà assunta a Roma, tra gli “amici” Giorgia e Matteo..
Abbiamo sempre sostenuto che la candidatura Gerosa promossa da FdI si configurava e si configura come scelta tattica, destinata a smuovere la “palude” fugattiana, a centralizzare il ruolo politico del partito della Meloni, a “contare” gli “amici” del presidente.
Tuttavia, tutti sanno che l’alleanza del centrodestra sarà indissolubile anche in Trentino. Il ” valore” dell’unità farà aggio sul “valore” delle persone. Se così… Fugatti e Gerosa (i due litiganti) potrebbero essere sostituiti da altro candidato….
La voce ricorrente (lo abbiamo scritto noi per primi) della possibile alternativa insiste sull’ex senatore leghista Sergio Divina che godrebbe del favore di FdI e non dispiacerebbe nemmeno a Salvini (l’avv. Claudia Eccher, moglie di Sergio Divina e difensore del Matteo, è stata recentemente nominata nel CsM per volere del capo della Lega).
Nella (im)probabile sostituzione di Fugatti alla guida del centrodestra, si troverebbe in forte imbarazzante difficoltà il partito autonomista. Il via libera dell’esecutivo del PATT (salvo ulteriore ratifica) all’accordo con il presidente della Provincia quasi fosse un contratto personale e privato, potrebbe ricollocare gli autonomisti altrove, anche se la lusinga del premio di maggioranza potrebbe consigliare Panizza e Marchiori a digerire una candidatura diversa da Fugatti.
In questa ipotesi, a mal partito (è proprio il caso) si troverebbero gli “amici” del Presidente che gli hanno giurato fedeltà…. ma per lo scranno in Consiglio provinciale cambiare opinione non sarà difficile…..