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LETTERE AL DIRETTORE

SCUOLE INFANZIA – TRENTINO * LETTERA DI 525 INSEGNANTI AD ASSESSORE PAT GEROSA: « CI ASPETTIAMO LA SUA INTRANSIGENZA E RISPETTO DELLE PROMESSE FDI, IN CAMPAGNA ELETTORALE »

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08.22 - domenica 4 febbraio 2024

Gentile direttore,

la Dott.ssa Francesca Gerosa incomincia a prender confidenza con le numerose problematiche che affliggono il mondo della scuola dopo un lungo periodo di inattività della giunta. In qualità di insegnanti della scuola dell’infanzia non possiamo fare a meno di seguire il dibattito riemerso, in questi
giorni, sull’apertura di luglio. La nostra posizione è più che nota, lo hanno dimostrato le numerose lettere e articoli che abbiamo condiviso attraverso la stampa e le diverse azioni di protesta intraprese prima delle elezioni provinciali. L’assessore Bisesti e la maggioranza del consiglio provinciale antecedente, nonostante tutte queste azioni, sono rimasti sordi ai nostri rilanci riflessivi e hanno continuato imperterriti a sostenere la loro posizione.

La Lega ritiene ancora essenziale la soluzione dell’apertura della scuola nel mese di luglio. L’ex assessore all’istruzione Mirko Bisesti ha basato la sua campagna elettorale proprio sul tema appena citato, ma nonostante tutto ha dimezzato i voti raccolti. Fratelli d’Italia coalizzati con la Lega alle elezioni provinciali, si è sempre dimostrato contrario all’apertura nel mese di luglio in campagna elettorale, seppure avesse votato favorevolmente per ben 3 volte in sede di consiglio.

Questa posizione la riscontriamo nel programma elettorale di Maurizio Freschi e nelle parole di Paola Pediconi e Marco Zenatti nella replica alle dichiarazioni di Paccher quando affermavano “L’otium è necessario per l’infanzia, per la creatività e per l’equilibrio” (tratto da: agenzia giornalistica Opinione – LINK SOTTO). Condividiamo il pensiero del consigliere Bisesti che gli elettori non si prendono in giro, ed è per questo che riteniamo che le forze politiche di maggioranza, avrebbero dovuto confrontarsi prima, su punti così importanti e fondamentali del programma riguardo la scuola.

Nonostante dalle ultime dichiarazioni dell’assessore Gerosa sia emersa la volontà di rivedere l’organizzazione del mese di luglio non si percepisce la volontà di riconoscere alla scuola dell’infanzia la sua “identità” come scuola, mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale dal suo partito. Eppure, ci era parso di capire che per l’assessore Gerosa la parola data avesse un valore, lo abbiamo visto tutti, quando il presidente Fugatti voleva eludere dal concederle la accordata vicepresidenza. Lei riuscì a far bloccare il consiglio per quasi due mesi, fino a quando non le venne affidata la vicepresidenza e gli assessorati che erano stati concordati.

Bene, noi adesso ci aspettiamo la stessa intransigenza e rispetto delle promesse fatte in campagna elettorale da Fratelli d’Italia alla nostra categoria. Invitiamo inoltre, l’assessore Gerosa ad avere uno sguardo ampio sulla questione che vada al di là dell’apertura di luglio, perché l’argomento è molto più complesso e sfaccettato. Se è vero che la società e le famiglie sono molto cambiate nell’ultimo decennio, allo stesso modo sono cambiati i bambini ma non la loro necessità di attenzioni, di ascolto, di una presenza adulta costante, di professionalità nelle figure educative di riferimento e nello specifico del bisogno di stare più tempo con le figure genitoriali.

L’affermazione che lei ha citato durante la trasmissione ‘Filodiretto’ il 15 gennaio 2024, che “Il tempo che ha perso (inteso come non trascorso) con i suoi figli è tempo perso”, dovrebbe far riflettere il mondo della politica sulla responsabilità genitoriale rivedendo così il criterio per la fruizione del mese di luglio. I bambini dovrebbero accedere al servizio conciliativo di luglio qualora sussistano delle reali esigenze lavorative documentate da parte della famiglia. Come diceva sempre Maurizio Freschi ‘E’ un servizio per pochi, pagato da tutti’.

Noi aggiungiamo che fra questi pochi, forse tanti non ne hanno un così reale bisogno prova ne sono le percentuali di frequenza che hanno caratterizzato questi ultimi anni di apertura estiva. Per queste considerazioni noi ci saremmo aspettate che il neoassessore, avesse richiesto per l’anno 2024/2025, una conferma delle iscrizioni a luglio solo per quelle famiglie che abbiano una documentata necessità riattivando i servizi conciliativi, ripristinando il consueto calendario scolastico e restituendo così “identità e dignità” alla scuola dell’infanzia.

Ricordiamo inoltre che l’amministrazione è in possesso dei dati di frequenza e di spesa degli anni scolastici 2020/21/22/23 mai resi noti e che il prossimo luglio, a differenza dei precedenti, tutte le scuole saranno aperte e non accorpate come prevedeva l’organizzazione passata. I contratti poi a tempo determinato sono stati protratti a fine luglio senza una valutazione reale delle frequenze. Concludendo noi insegnanti auspichiamo che l’’assessore Gerosa prenda una chiara ed univoca posizione a favore della salvaguardia della scuola dell’infanzia trentina che merita di continuare ad essere un’istituzione e non un servizio conciliativo.

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525 insegnanti delle scuole dell’infanzia del Trentino.

 

 

 

PAOLA PEDICONI E MARCO ZENATTI (ROVERETO) * REPLICA DICHIARAZIONI PACCHER: « L’”OTIUM” È NECESSARIO PER L’INFANZIA, PER LA CREATIVITÀ E L’EQUILIBRIO »

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