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COPPOLA (FUTURA) – INTERROGAZIONE * CORONAVIRUS: « LA PAT INTENDE DARE UN RICONOSCIMENTO ECONOMICO A CHI STA RISCHIANDO LA PROPRIA VITA PER ASSISTERE I PAZIENTI? »

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12.48 - lunedì 30 marzo 2020

I nuovi eroi, ai tempi della pandemia Coronavirus, sono i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che operano negli ospedali, nelle case di riposo e in tutte le strutture che ospitano persone in difficoltà. Lavoratori instancabili che operano all’estremo delle forze e spesso in condizioni di non totale sicurezza per prendersi cura della nostra salute e per salvarci la vita. Purtroppo molte volte a discapito della loro.

I loro volti sono diventati il simbolo della lotta al Coronavirus: stravolti, segnati dall’uso prolungato dei dispositivi di protezione e dai turni massacranti. Medici e operatori sanitari, schierati in prima linea in questa battaglia che non è soltanto contro il virus, ma anche contro il tempo, meritano non soltanto il nostro grazie più sincero, la nostra riconoscenza e la solidarietà che sta nascendo attorno a loro anche grazie alle molte persone che si stanno adoperando ad alleggerire anche solo con un pasto i loro momenti di pausa. Meritano un riconoscimento finanziario.

In un periodo di forte crisi economica e sanitaria come quella che stiamo vivendo ci sono imprenditori che hanno deciso di aumentare gli stipendi dei propri dipendenti che stanno continuando a lavorare, garantendo continuità alla produzione, nonostante l’emergenza sanitaria in corso a seguito del covid-19.

Il Presidente della Provincia di Trento, con una delibera del 13 marzo scorso, in considerazione dell’ampliamento della sfera di operatività dell’incarico di dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, che si è esteso ad ambiti di intervento di elevato livello strategico, quale ad esempio l’istituzione della Facoltà di medicina e i rapporti Euregio per lo sviluppo di progetti sanitari di interesse comune, propone un adeguamento della retribuzione complessiva da riconoscere al dott. Gianfranco Ruscitti a euro 130.000 annui lordi, attraverso l’attribuzione di una quota ad personam della retribuzione di posizione, in analogia con i dirigenti generali con più prolungata esperienza nell’incarico.

Non poteva scegliere momento più sbagliato. Un adeguamento della retribuzione che lascia francamente basiti in un momento storico come quello attuale dove la crisi economica rischia di schiacciarci e tante, troppe persone hanno perso il lavoro e purtroppo lo perderanno e sono in attesa di risposte concrete dal nostro governo provinciale.

 

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Ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere se:

intenda implementare tramite le modalità ritenute più idonee, quali gratifiche, premi, indennità speciali gli stipendi di tutti gli operatori sanitari che operano negli ospedali, nelle case di riposo e nelle strutture che ospitano persone in difficoltà, che stanno lavorando allo stremo delle forze, senza cedere di un millimetro, per arginare questa epidemia e salvarci la vita.

 

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Cons. Lucia Coppola

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