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LORENZO RIZZOLI * ELEZIONI: « L’ESITO È CRISTALLINO, NEL 2023 COSA VOTERANNO I TRENTINI ALLE AMMINISTRATIVE PROVINCIALI? »

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10.06 - martedì 27 settembre 2022

L’esito non è chiaro, ma cristallino. La cittadinanza ha deciso in maniera netta: il 35% degli aventi diritto ha preferito stare a casa e non perdere tempo per recarsi al proprio seggio ed esprimere il proprio voto.

Chi è andato a votare ha detto chiaramente: il 35% dei votanti vuole un governo sovranista e populista (FRATELLI D’ITALIA e LEGA).

La proposta del CENTRO interessa a pochi, almeno ad oggi. La proposta del CENTRO è stata capita dai votante, ma non voluta.
Nel 2018 i trentini hanno voluto un governo a trazione leghista (grazie all’exploit di voti che il partito guidato da Matteo Salvini è riuscito ad intercettare, voti al partito e non al candidato); domenica moltissimi trentini, che nel 2018 hanno votato LEGA, hanno espresso la propria preferenza a favore di FRATELLI D’ITALIA, anche perché non contenti del governo provinciale.

Nel 2023 cosa voteranno i trentini alle amministrative provinciali? Voteranno la “lista del momento”, e cioè Fratelli d’Italia? Oppure penseranno che questo modo di votare non porta a risultati eccellenti (veda gli ultimi 4 anni di governo provinciale).
E quindi? Cosa fare oggi, “the day after” le elezioni politiche nazionali?

Il CENTRO deve continuare a svilupparsi, ma ha necessità di allargarsi, coalizzarsi con altre forze politiche territoriali ed autonomiste.

L’Alleanza Democratica per l’Autonomia ha dimostrato di essere uno strumento efficace sul nostro territorio. L’elezione di Pietro Patton nel Senato della Repubblica in rappresentanza del Collegio di Trento è un esempio. La quasi elezione (ahimè, anche se per 200 voti, il secondo posto non serve a niente) di Donatella Conzatti in rappresentanza del Collegio di Rovereto è un altro esempio. UNITI FUNZIONA!

Un’area centrista, libera e autonomista che raggruppi CAMPOBASE, PROGETTO TRENTINO, AZIONE, ITALIA VIVA e PATT è proprio impossibile? Un’area che, per essere vincente, ha la necessità di dialogare con altre forze politiche, forse che non possono chiamarsi Lega o fratelli d’Italia.

Se si ha paura di un futuro nuovo governo provinciale a trazione Fratelli d’Italia, allora bisogna avere il coraggio di mettere da parte ogni tipo di “campanilismo”, ogni voglia di emergere da parte di ogni forza politica. L’unica volontà che serve è sedersi al tavolo ed iniziare il lungo cammino verso le prossime elezioni provinciali di ottobre 2023.

*
Lorenzo Rizzoli – #inmovimento – #terzopolo

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