Gentile direttore,
prendo spunto dall’interessantissimo intervento dell’ex presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, pubblicato sul giornale l’Adige in questi giorni. Difficile non condividerne il suo pensiero.
Ad ottobre 2023 ci saranno le elezioni nella Provincia Autonoma di Trento: oggi siamo ad aprile (quasi maggio) 2022…fra meno di 18 mesi si andrà al voto. I partiti ed i movimenti politici che evidenziano l’esigenza di un cambio al governo della Pat hanno il dovere di iniziare subito, insieme, un percorso concreto che possa portare ad un cambio dell’attuale classe dirigente.
Basta dissidi interni ai partiti, basta primedonne che vogliono emergere! C’è bisogno di competenza, passione ed entusiasmo, ma soprattutto voglia di mettersi in gioco. Quest’ultima in duplice veste; da un lato facce nuove in politica, in prima linea, volenterose di contribuire alla buona riuscita di un vero nuovo progetto politico, dall’altro lato un passo a fianco (non indietro) da parte di coloro che siedono da oltre 20 anni in consiglio provinciale o che fanno politica da oltre 20 anni!
La politica non è un lavoro, ma un hobby! E questo concetto deve essere capito e portato avanti dai partiti politici che, ahimè, oggi, non stanno più facendo il loro compito.
Il nuovo progetto deve essere inclusivo, non mettere subito paletti (ricordo che alla nascita del progetto “Campobase” qualcuno volle subito evidenziare l’appartenenza al centrosinistra).
Un progetto che, prima di includere, esclude alcune realtà, parte sconfitto, a mio avviso. Un progetto nuovo deve rompere alcuni schemi, cercare di andare al di là del classico bipolarismo, ma cercare di includere più mondi.
È ora di partire concretamente con la costruzione di un nuovo progetto. Un progetto non è nuovo se cambia solo il nome; un progetto è nuovo se le persone coinvolte sono nuove. Io ci sono per la costruzione di un serio, concreto e nuovo progetto politico!
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Lorenzo Rizzoli
