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LETTERE AL DIRETTORE

AUTONOMISTI POPOLARI * COALIZIONI: SEGRETARIO BALSAMO, «PRONTI A RACCOGLIERE L’INVITO DEL PATT, IN TRENTINO SI TORNI A RESPIRARE ARIA AUTONOMISTA SENZA SECONDI FINI »

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10.01 - sabato 30 aprile 2022

Si sono spente da tempo ormai le luci sul congresso del Patt, ma non sembra che a livello politico sia maturato molto. Le forze politiche sembrano dominate da quell’individualismo che le porta soltanto a dire “chi vuole venga con me. Sarà bene accolto”. Sul fare che cosa, lo si vedrà. Campobase per la verità vuole aggregare le forze moderate e di centro per portarle a sinistra. I civici sembrano starci, ma non fino in fondo, riproponendo il solito ritornello Valduga. Il Patt mantiene il punto, ma non trova adesioni, mentre il termine di fine maggio, posto al congresso dal segretario Marchiori, si avvicina.

Bene. Noi Autonomisti Popolari (fiocco di neve) diciamo chiaro e tondo al Patt che ci siamo con l’obiettivo di riunificare tutte le forze autonomiste che si riconoscano in un progetto territoriale autenticamente unitario e autonomista senza rivendicazioni di primogeniture. Siamo disponibili a ragionare con il Patt per verificare volontà, strategie, obiettivi, progetti e programmi e per elaborare tutti insieme una strategia e un programma perché in Trentino si possa tornare davvero a respirare aria autonomista, senza secondi fini.

Il popolo autonomista, a prescindere dalla sigla autonomista in cui di volta in volta si è riconosciuto (e ce ne sono state tante), è sempre rimasto fedele ad alcuni principi base: territorialità, identità, politica del fare, moderazione ma fermezza, valorizzazione delle valli, formazione professionale per i giovani, rapporto stretto con Bolzano e con l’area tirolese, politiche euroregionali volte a portare reali vantaggi alla popolazione.

Gli autonomisti non hanno saputo trovare la forza e le contromisure adatte per fronteggiare l’avvento della politica bipolare, quella che ti costringe (per la legge elettorale attuale) a scegliere fra destra e sinistra, a stare o di qua o di là. E’ mancata la concretezza che ha sempre contraddistinto gli amici della SVP che ha sempre anteposto ad ogni discorso ideologico quello programmatico e identitario.

Per esempio mentre Trento, incapace di opporsi al vento romano, abbandonava i propri istituti di credito (Cassa di Risparmio, Banca di Trento e Bolzano, Banca popolare, in buona parte Casse rurali e persino Mediocredito a rischio) Bolzano in netta controtendenza, li difendeva con i denti vantando oggi ancora istituti di credito territoriali molto solidi. Una autonomia che non ha istituti di credito propri, può definirsi vera autonomia? Come può essere gestita con la necessaria efficacia e forza finanziaria?

Noi Autonomisti Popolari (fiocco di neve) riteniamo di doverci riappropriare di quella che è la nostra storia: quella millenaria, ma anche quella più recente che discende dall’Asar e dal Pptt-Ue. Battaglie portate avanti con grande determinazione, senza paura dei condizionamenti esterni proprio perchè a sostegno dell’autonomia, delle piccole e medie imprese, delle partite IVA, dei pensionati, contro l’inquinamento del nostro territorio, contro gli espropri indiscriminati, contro la svendita degli istituti di credito (il rischio che le casse rurali, a differenza delle Raiffaisen altoatesine, vengano assorbite da ICCREA esiste tuttora), per valorizzare la nostra agricoltura, il nostro turismo, le piccole e medie imprese, per il potenziamento del nostro patrimonio idroelettrico. Materia quest’ultima che non solo potrebbe portarci all’autosufficienza energetica, ma anche ideale per sperimentare sul campo la reale volontà di collaborazione e di politiche comuni, o addirittura euroregionali, con Bolzano e Innsbruck. Abbiamo saputo lottare e stiamo lottando insieme a Bolzano per la concessione dell’A22; perché non possiamo farlo insieme per un problema, oggi, forse ancora più vitale per noi come quello dell’autosufficienza energetica?

Dobbiamo impegnarci per evitare lo spopolamento della montagna garantendo le necessarie infrastrutture, ma soprattutto i servizi essenziali quali centri sanitari, farmacie, centri scolastici, asili nido, esercizi commerciali, punti di ritrovo. E’ necessario ridare prestigio ed efficienza alla nostra sanità che versa in situazioni difficili. Se la scommessa sull’apertura dell’Università di medicina a Trento sarà vinta, sarà risolto il problema del reclutamento dei medici. Sono state bruciate troppe risorse.

Dobbiamo recuperare quel senso di appartenenza e di attaccamento al territorio che ci fa sentire autonomisti, perché abbiamo una storia che dobbiamo valorizzare, portare nelle scuole per rafforzare il nostro senso identitario e con esso la necessità di sentirci più vicini a Bolzano e anche con Innsbruck in un quadro euroregionale capace di generare ricadute positive, prospettive concrete di lavoro per i nostri giovani e sviluppo per il territorio.

Se queste saranno le nostre priorità il problema del “Con chi stare?” è già risolto. Con coloro che condividono questi principi. Stiamo per entrare in una economia di guerra, tanto più grave quanto più sarà lungo il conflitto Russia-Ucraina e dobbiamo recuperare quello spirito cooperativo che fu di don Guetti e non quello affaristico del giorno d’oggi. Ridare efficacia ed efficienza alle partecipate provinciali deve essere un obiettivo invertendo una tendenza ventennale. Ne abbiamo già dato prova noi autonomisti popolari con i casi della Patrimonio e dell’Interporto tornati a fare consistenti utili dopo decenni di gestioni passive.

Noi autonomisti popolari, ben consci della nostra dimensione e dei nostri mezzi, siamo pronti a raccogliere, su queste basi, l’invito del Patt ed a rilanciarlo a tutte le molteplici componenti della galassia autonomista. Se c’è l’accordo possiamo cominciare a discuterne fin da subito ed a trovare insieme una strada che in una terra autonomista per definizione, storia e tradizioni, possa far vincere davvero l’Autonomia.

In mancanza di accordo porteremo avanti lo stesso questo nostro programma.

 

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Per Autonomisti Popolari
La segretaria Barbara Balsamo

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