Gentile direttore,
le invio la mia risposta in relazione alla lettera del dott. Maurilio Calleri (sotto il link Ndr).
Carla Buganza
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E quale “regola della natura” non avrebbe rispettato il povero Andrea?. Correre in un bosco? La giusta convivenza da lei citata equivale a tollerare tutte le incursioni di vari orsi problematici verso valle?
La predazione di animali allevati con passione e sacrificio, ma che evidentemente non rappresentano lo stesso valore? Il rischio di un incontro ravvicinato con qualche esemplare che, diciamolo chiaramente, non ha più le caratteristiche di “orso”, vista la confidenza che si prende con tutto quello che odora di umano?
Con questa tragedia è stato superato il limite che purtroppo già si intravedeva… Non è facile prendere decisioni, specialmente ora, ma la vita umana vale molto di più di qualsiasi progetto.
In qualità di veterinario, sicuramente con competenze superiori alle mie, potrebbe aiutare a fare in modo che gli esemplari che resteranno possano vivere da veri orsi, ad una giusta distanza dall’uomo…
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Carla Buganza