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LANCIO D'AGENZIA

ASSOCIAZIONE TRANSDOLOMITES * FERROVIA TRENTO – PENIA VALLI AVISIO: PRESIDENTE GIRARDI, « PRIMA ILLUSI POI GABBATI DALLA POLITICA DI TRENTO » (ALLEGATO PDF IL PROGRAMMA ELETTORALE COALIZIONE CDX “CAMBIAMENTO”)

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16.22 - venerdì 13 novembre 2020

Ferrovia Trento-Penia, Valli dell’Avisio prima illuse e poi gabbate dalla politica di Trento. Mai perdere la memoria storica.

L’idea di Metroland prende corpo -tra il 2008-2009- dall’intenzione della Provincia Autonoma di Trento sotto la presidenza del Governatore Lorenzo Dellai di impegnarsi in un’azione strategica della mobilità ferroviaria mirante a realizzare una rete ferroviaria provinciale di collegamento intervallivo in grado di connettere tra loro le principali realtà del territorio e di migliorare l’accessibilità al corridoio del Brennero.

Metroland ha da subito messo in evidenza l’impossibilità di essere realizzato sotto l’aspetto economico e ingegneristico. Il problema non era tanto i tunnel lunghi, quanto i tracciati all’aperto nei fondovalle dove non sarebbe stato possibile inserire i raggi di curvatura delle linee per dei treni concepiti per viaggiare a 150 km/ora.

In questo solco si è mossa l’azione di Transdolomites, con l’obiettivo di rendere ad es. fattibile Metroland nelle Valli dell’Avisio proponendo per essa un modello sull’esempio svizzero simile tra l’altro a quello della Trento-Malè, Venosta, Pusteria.

Dopo alcuni anni di “ guerra fredda” una prima svolta in senso collaborativo si ebbe con la Mozione N. 38 del 12 giugno 2014 del Consiglio provinciale per iniziativa dell’allora Vice Presidente Diego Mosna con la posizione all’unanimità scaturita in Consiglio della Pat.

 

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“IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

impegna la Giunta provinciale

1. ad avviare nel più breve tempo possibile lo studio di fattibilità di una ferrovia che colleghi Trento con le valli dell’Avisio, approfondendone, tra l’altro, gli aspetti finanziari;

2. a coinvolgere nella redazione dello stesso le istituzioni del territorio e le associazioni di cittadini costituite per questo scopo, in particolare valorizzando l’attività di studio ed approfondimento realizzati in questi anni dall’associazione Transdolomites.

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Nel novembre 2016 Transdolomites attiva un’azione politica per rafforzare il peso e la rappresentatività della Mozione N 38 del 2014. Da Trento a Canazei i Consigli e Giunte comunali furono invitati a discutere e deliberare la petizione di Transdolomites con la quale si chiedeva alla Giunta provinciale di Trento di promuovere la progettazione della ferrovia Trento – Penia.

Dal novembre 2016 alla primavera 2018 le petizioni sono state discusse e deliberate favorevolmente dalle seguenti amministrazioni; Comunità della Valle di Cembra, Comunità Territoriale Valle di Fiemme, Comun General de Fascia ed i comuni di Pozza di Fassa, Soraga, Moena, Predazzo, Ziano, Cavalese, Castello-Molina, Capriana, Altavalle, Cembra Lisignago, Giovo , Segonzano, Trento.

Tutti questi soggetti hanno deliberato a favore della petizione di Transdolomites. Ancora oggi nessuna di queste mozioni ha ricevuta risposta dai Governi Trentini. Ci troviamo davanti ad una politica provinciale che si dimentica che le mozioni dei comuni sono la prima espressione e la più antica delle popolazioni residenti. Dimenticarsi di questo è esautorare e delegittimare i consigli comunali e di conseguenza gli Atti di indirizzo politico che sono espressione della volontà delle Istituzioni delle Valli dell’Avisio che Trento ha ignorato.

Non da Transdolomites, che non permetterà vadano in prescrizione e ne chiederà il rispetto ed un impegno solenne a favore del progetto ferroviario. Un traguardo irrinunciabile per avviare il confronto con i territori.

Nel dicembre 2013 ( vedasi allegato sotto) Mauro Gilmozzi allora Assessore Pat ai Lavori pubblici  annunciò pubblicamente il voto unanime della Terza Commissione legislativa per impegnare un milione di euro a favore di un bando di approfondimento sull’ipotesi di collegamento ferroviario tra Trento e Canazei. Lo studio in oggetto non vide mai la luce, quindi anche le indicazioni della Commissione legislativa non vennero considerate.

A ciò aggiungiamo una richiesta di chiarimento: dov’è finito il milione di euro destinato al progetto Avisio?

Transdolomites ha sempre adottato il metodo del coinvolgimento nei riguardi delle Istituzioni provinciali e della società civile. Questo per quanto riguarda anche la Giunta che si è insediata a seguito delle elezioni del 2018. Nell’autunno 2018 egli è stato inviato via lettera ad aderire al Gruppo di studio per il perfezionamento del progetto della Ferrovia dell’Avisio senza ottenere alcuna risposta.

Venerdì 16.11.2018, mercoledì 5.06.2019, giovedì 11 aprile 2020 e giovedì 23.07.2020 a firma di Massimo Girardi Presidente di Transdolomites sono state inviate le mail indirizzate all’attenzione del Presidente Fugatti (e in parte anche all’Assessore Mario Tonina) con la cortese richiesta di essere ricevuti per un confronto sui temi della ferrovia Avisio, il progetto di Museo all’aperto dedicato alla ex Ferrovia Ora-Predazzo e gli interventi di messa in sicurezza stradale della SS. 48 tra Passo San Lugano e Canazei.

Silenzio assoluto. Nemmeno l’essermi recato per due volte alla Segreteria della Presidenza per sollecitare l’incontro ha sortito effetto. E questa sarebbe la politica dell’ascolto e di vicinanza nei riguardi dei cittadini?

 

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Quando si parla senza cognizione di causa.

Il 27 giugno 2019 ( vedi allegato) in alcune edicole della Valle di Fassa fu esposta la locandina di un quotidiano locale recante il titolo “ Fugatti: treno in Fiemme e Fassa per le Olimpiadi”

Una dichiarazione che a caldo non poteva non far piacere, ma la storia della ferrovia Avisio ancora una volta ci insegnava che ci trovavamo non solo dinanzi ad un’ennesima sparata ma anche dinnanzi alla scorsa competenza in materia. Nemmeno Transdolomites, ispiratrice del progetto su ferro si è mai illusa che da qui al 2026 si sarebbe potuto posare qualche km di ferrovia ma ha difeso l’idea in quanto necessaria per il dopo Olimpiadi. Questo concetto lo ha compreso e enunciato anche Luca Zaia, Governatore della Regione Veneto riferendosi al progetto di Anello delle Dolomiti. Progetto però che nel contesto olimpionico rappresenterebbe una grande opportunità per il lancio mondiale dell’idea.

 

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“L’imbroglio “ contenuto programmi elettorali

In occasione delle elezioni 2018 alcuni candidati alla Presidenza nei rispettivi programmi hanno inserito il tema della mobilità.

Hanno citato il ruolo generico della ferrovia Antonella Valer della Coalizione Sinistra per il Trentino. Giorgio Tonini ( Futura PD e Unione per il Trentino) “ Un sistema integrato di mobilità pubblica che permetta di avvicinare in modo rapido, sicuro e sostenibile le valli alle città, e le città alle montagne, facilitando l’accesso ai servizi e creando, allo stesso tempo, nuove opportunità di sviluppo”.

Hanno citato espressamente la ferrovia Avisio Filippo Degasperi del Movimento 5 Stelle Trentino “ La realizzazione dei collegamenti ferroviari con le valli di Fiemme e Fassa e con l’Alto Garda “. Mauro Ottobre “ la Trento-Val di Fassa ( con particolare attenzione al progetto Transdolomites”.

Maurizio Fugatti nel suo programma ed in quello di Fugatti Presidente, Coalizione popolare autonomista per il Cambiamento “ Mobilità ferroviaria. Studio di fattibilità della ferrovia delle Dolomiti: Trento, Valle di Cembra, Canazei. Una ferrovia dalle enormi potenzialità turistiche se realizzata, in grado di attrarre turisti e ridurre in parte il traffico automobilistico nelle valli attraversate”.

 

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Che fine hanno fatto tutte queste buone intenzioni?

Mettiamo in chiaro una cosa; Da Metroland in avanti le responsabilità di tanto immobilismo sono trasversali e ricadono sul Centro-Sinistra e Centro-Destra. La domanda che oggi rivolgiamo è ovviamente a chi oggi governa ,si trova a metà legislatura, ed ha il dovere di rispondere in particolare la Lega che in Giunta ha la rappresentanza di maggioranza

Inserendo nel suo programma la citazione sulla ferrovia Avisio ponendo l’attenzione su questa idea di progetto, ha raccolto un consenso popolare che si è tradotto a sua volta in un voto di fiducia a suo favore.

Promettere l’impegno per lo studio di fattibilità è una promessa sensata, percorribile e credibile. Non si tratta di promettere la luna a nessuno.

Il fatto che dagli interventi nel settore dei trasporti manchi ancora oggi l’impegno per il progetto della ferrovia dell’Avisio( al momento sostituito dal BRT) ci fa pensare che la Lega abbia tradito su più di un fronte.

Ha tradito la sua stessa storia perché da quando la proposta di Transdolomites è diventata di pubblico dominio la Lega ha sempre sostenuto questa proposta. Cosa che la Lega in questa ultima legislatura ha rinnegato dal 2018 ad oggi. Il Presidente Fugatti fu tra i firmatari della mozione N 38 /2014 del Consiglio provinciale di Trento. Se lo è scordato? Ha forse intenzione di non onorare la sua stessa firma?

La Lega ha tradito le valli dell’Avisio ed è nelle valli che essa ha raccolto il consenso popolare. Ha ora deciso di rimangiarsi una parola data nei riguardi degli elettori dei questi territori?

Sino a quando non saremo smentiti dall’impegno ufficiale volto a onorare l’impegno per il progetto Avisio, non solo continueremo considerare un tradimento il disimpegno di questa forza politica, siamo anche dell’opinione che nei riguardi di questa valli sia in atto un processo di sabotaggio del loro futuro. Quello che ce lo fa pensare, è che per il Garda e per la ferrovia della Valsugana l’attenzione sia confermata mentre l’asta dell’Avisio sia stata del tutto emarginata.

Nel settembre 2020 fummo contattati dall’Osservatorio Provinciale sulla Mobilità Sostenibile della P.A.T. invitandoci a presentare il progetto per “il treno dell’Avisio” per la scelta di un sistema di trasporto pubblico che possa essere messo in esercizio in tempo per il regolare svolgimento dei XXV Giochi Olimpici Invernali “Milano Cortina 2026. L’audizione ebbe luogo il 15 ottobre . l’Osservatorio Provinciale sulla Mobilità Sostenibile è un tavolo consultivo e lo ringraziamo per averci invitati a presentarci.

Quello che sino ad ora è però mancato è l’impegno politico dei Governi trentini a onorare le richieste delle Istituzioni locali affinchè ci si confronti con un vero progetto. Non vi abbiamo mai chiesto l’impegno di costruire questa infrastruttura ma quello di ottemperare al Vostro dovere; quello di progettarla. Ma nemmeno quel coraggio avete mai dimostrato di avere e questo è tutto dire. Nemmeno vi passa per la mente che dai 120 milioni di Euro che Roma vi destina alle Olimpiadi 2026, un milione si potrebbe destinare a soddisfare questo obiettivo minimo.

L’associazione Transdolomites allega il programma elettorale della coalizione di Centrodestra del Governo del “Cambiamento” per le elezioni provinciale del 2018.

 

 

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Massimo Girardi

Presidente di Transdolomites

 

 

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