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CONFERENZA CAPIGRUPPO * EMERGENZA CORONAVIRUS: « IL DDL URGENTE DI GIUNTA PAT VERRÀ DISCUSSO IN CONSIGLIO PROVINCIALE IL 19 MARZO, LE MISURE PER SOSTENERE L’ECONOMIA »

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11.28 - martedì 10 marzo 2020

Il Consiglio provinciale si riunirà in seduta straordinaria giovedì 19 marzo, per esaminare e votare il ddl 50/XVI, depositato ieri dalla Giunta per varare misure urgenti connesse all’epidemia da Covid-19. L’ha deciso poco fa – con voto unanime – la Conferenza dei capigruppo consiliari, che ha fissato a giovedì 12 marzo il passaggio del testo in II Commissione consiliare.

Il presidente Maurizio Fugatti ha detto che si tratta di un testo perfettibile, scritto molto rapidamente e per questo aperto a contributi costruttivi dei consiglieri. La Giunta stessa presenterà certamente una serie di emendamenti. Lo spirito di collaborazione ha portato a concordare un incontro di illustrazione tecnica del ddl 50/XVI, precedente alla seduta di Commissione.

L’assessore alle attività economiche, Achille Spinelli, ha illustrato le misure previste dal disegno di legge. C’è il rinvio di sei mesi della rata Imis del 16 giugno e c’è un importante snellimento delle procedure per l’affidamento di contratti pubblici. Si prevede anche un abbattimento degli interessi bancari per le aziende danneggiate dall’impatto dell’epidemia, nonché una semplificazione delle procedure per la concessione degli ordinari contributi alle imprese.
Per aiutare il mondo del lavoro verranno liberate risorse dal Fondo di solidarietà territoriale trentino (14 milioni di euro), con le quali ad esempio finanziare lo slittamento delle rate di leasing e l’apertura di nuove linee di credito.
L’articolo 9 reca una norma in realtà a sé stante, che riguarda la gestione dei ticket per i pasti del personale della Provincia: l’idea – ha detto Spinelli – è di concedere alle amministrazioni pubbliche provinciali la facoltà di internalizzare il servizio, anziché procedere – a fine marzo – con la gara per rinnovare l’appalto. Lo scopo è evitare che il ribasso d’asta offerto dai grandi gestori di questo servizio per vincere la gara (di solito attorno all’8-9%), si trasformi in un costo scaricato – come accade oggi – sui ristoratori ed esercenti pubblici trentini. La Provincia si assumerà in proprio il costo in termini di personale addetto per lo svolgimento di questo servizio.

Paolo Ghezzi ha ricordato che urgono misure anche per il sostegno sociale delle fasce in difficoltà della popolazione e per lo specifico settore del turismo, primariamente colpito dalle conseguenze dell’epidemia. Fugatti ha replicato che in effetti si prevede nel giro di poche settimane un impatto pesante sull’occupazione nel settore privato, ragion per cui – osservate le prossime misure del Governo – si ragionerà con i sindacati quali provvedimenti aggiuntivi adottare. La Giunta si attiverà anche in soccorso del mondo turistico e ha ricordato che nei giorni scorsi si è cercato in una prima fase di difendere il nostro sistema dal crollo di clientela, salvo poi dover stringere le maglie quando si sono impennate le presenze dalle regioni confinanti.

Giorgio Tonini: massima solidarietà al governo provinciale, chi non fa non sbaglia. Preoccupazione per la prevedibile ondata che investirà l’occupazione privata. Sottolineatura del fatto che la Giunta fin qui non ha consultato preventivamente le opposizioni sul da farsi. Un appunto: l’articolo 4 del ddl 50 è troppo generico, limitandosi a prevedere una “valorizzazione” degli strumenti in mano alla Provincia per aiutare chi perde il lavoro. In effetti Spinelli ha detto di essere disponibile a formulazioni più stringenti e operative.

Vanessa Masè: tra i tanti problemi, l’invito a pensare ad asili nido e tagesmutter, perché se queste attività private chiudono, ci sarà poi non solo l’effetto occupazionale, ma anche il venir meno di un prezioso servizio a settembre.

Walter Kaswalder: propongo di arricchire il ddl 50 con la previsione di un commissario ad acta che monitori tutti i lavori pubblici già finanziati e ancora bloccati per vari motivi nei Comuni. L’obiettivo è mobilitare queste risorse e creare lavoro.

Ugo Rossi ha espresso apprezzamento per le misure messe in campo in tema Imis e in tema appalti. Ha invece fatto presente che manca un sostegno all’Agenzia del Lavoro, messa in condizione di dover far fronte alla prevedibile crisi occupazionale con le sole risorse finanziarie ordinarie. Con Achille Spinelli c’è stato poi uno scambio di battute attorno alla cifra che verrà mobilitata complessivamente in Trentino per sostenere l’economia. Si è parlato di somme molto importanti, ma Rossi ha voluto che si specificasse come esse corrispondano al volano complessivo messo a disposizione dal sistema creditizio, non certo a denari stanziati dall’ente provinciale. Al proposito il ddl 50/XVI destina 1 milione di euro sul 2020, budget che – ha rimarcato Rossi – è sicuramente insufficiente alle necessità. Il presidente Fugatti ha ragionato che in prospettiva la Pat dovrà pensare a fare un po’ di debito pubblico e lo farà, una volta accertata la portata delle misure attese dal Governo e sicuramente rivolte anche alle province autonome.

Al termine della riunione, il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder ha informato i capigruppo della delibera adottata dall’Ufficio di Presidenza per agevolare il lavoro agile dei dipendenti, soprattutto quelli con problematiche sanitarie.

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