Gentile direttore Franceschi,
desidero trasmettere a lei ed ai suoi lettori le mie impressioni personali, circa quanto sotto.
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Con un atto di forza il presidente Macron ed il suo primo ministro E. BORNE hanno imposto il progetto di controriforma, che innalza l’età pensionabile da 62 a 64 anni, ricorrendo all’articolo 49 paragrafo 3 della Costituzione repubblicana. La proposta è divenuta Legge dello stato.
Si tratta di una riforma ingiusta, ingiustificata e brutale che ha aperto una crisi di democrazia e sociale senza precedenti nella società francese, il cui reale scopo e quello di soggiogare il popolo francese. Un popolo, che a partire dalle settimanali proteste dei “Gilets jaunes” fino alla rivolta sindacale e popolare contro la riforma sulle pensioni, sta resistendo contro una violentissima repressione poliziesca.
È un’eroica resistenza contro le politiche di Emmanuel Macron e del suo Governo, che stanno trascinando la loro nazione verso una tragedia.
È una resistenza che non può essere lasciata sola, che non può e non deve essere isolata, ma deve assurgere a modello per tutti i popoli, come lo fu la rivoluzione francese che aprì la strada all’abbattimento delle monarchie assolute di tutta Europa.
La rivolta del popolo francese è anche la nostra rivolta. In Italia, grazie soprattutto al contributo dei sindacati, si va in pensione a 67 anni, con un progressivo automatico aumento dell’età: i lavoratori e le lavoratrici sono stati ridotti al silenzio ed alla passività più assoluti.
La vera solidarietà al popolo francese in lotta esige che in Italia i lavoratori e le lavoratrici si mobilitino per la cancellazione della riforma pensionistica Fornero e l’immediata riduzione dell’età pensionabile.
Per quanto sopra da me evidenziato, segnalo ai lettori che:
C.U.B. (Confederazione Unitaria di Base) e S.B.M. (Sindacato di Base Multicategoriale) convocano un
PRESIDIO SOTTO IL CONSOLATO ONORARIO DI FRANCIA A TRENTO IN PASSAGGIO ZIPPEL N. 2 PER MERCOLEDI’ 5 APRILE 2023 ALLE ORE 18:00, PER SOLIDARIZZARE CON LE LOTTE DEI LAVORATORI, DELLE LAVORATRICI E DEL POPOLO FRANCESE
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Fulvio Flammini
Trento