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PATT – SEZIONE VAL DI SOLE (TN) * GRANDI CARNIVORI: « ABBATTIMENTO ORSO M90, PRIMO PASSO PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI ABITANTI »

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15.00 - giovedì 15 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Valorizziamo la montagna. Difendiamo le persone. “L’abbattimento dell’orso M90 è il primo passo per garantire la sicurezza pubblica agli abitanti della Val di Sole”. La Sezione del PATT della Val di Sole, anche a seguito della tragedia verificatasi in Valle lo scorso anno, ritiene doveroso e fondamentale reagire tempestivamente sulla gestione dei grandi carnivori con tutti gli strumenti disponibili, ma ritiene anche che gli stessi vadano potenziati nell’ottica di una reale potestà di autogoverno.
In questo periodo, pur essendo ancora pieno inverno, gli avvistamenti in Val di Sole sono stati numerosi e preoccupanti, purtroppo in molti casi in prossimità dei centri abitati o addirittura all’interno dei paesi, e questo ci fa capire che molti orsi e lupi sono ormai confidenti e problematici e di conseguenza vanno prelevati dal territorio.

Tra poco, con l’arrivo della bella stagione, nasceranno nuovi piccoli e le femmine andranno in calore, aumentando esponenzialmente le casistiche di avvistamenti e le probabilità di incontri ravvicinati. Per questo motivo, gli Autonomisti della Val di Sole chiedono che l’intervento praticato per M90 non resti un caso di cronaca, ma costituisca l’avvio di una gestione più responsabile della sicurezza pubblica, prima di dover avere sulla coscienza altri attacchi o, peggio, altri morti.

A fronte della situazione odierna, le norme vanno urgentemente aggiornate ed attualizzate, partendo dai numeri attuali degli esemplari di orsi e lupi. Pensiamo solo che l’ipotesi dello studio di fattibilità contenuta nel progetto LIFE URSUS del 1999 prevedeva nelle Alpi Centrali il raggiungimento di una popolazione in grado di autosostenersi di 40/60 esemplari MPV (la Minima Popolazione Vitale), che si ipotizzava venisse raggiunta nella migliore delle ipotesi in 19 anni e nella peggiore in 88 anni.
Oggi, purtroppo, il Rapporto Provinciale Grandi carnivori riporta il dato di una popolazione totale, compresa di cuccioli, che nel 2021 superava i 100 orsi e che, analizzando i dati dal 2015 al 2021, ci porta a stimare una crescita media del 10,3%. Quindi, nel solo Trentino al 2024 il totale stimato certo dovrebbe essere di almeno 121 orsi, numero ben lontano dai 40/60 esemplari stimati per le Alpi Centrali.

Partendo da questi numeri, enormi e impensabili per il nostro Trentino, ricordiamo che il PATT già il 18 aprile 2023 aveva depositato il disegno di legge n.178, che prevedeva la gestione dei grandi carnivori in capo alla Provincia, partendo dalla Direttiva europea Habitat. Ben consapevoli della difficoltà nel cambiare normative che coinvolgono anche il livello statale, sosteniamo convintamente la recente modifica alla legge proposta dalla Giunta provinciale che, in accordo con il Governo (e questa è una novità), consente la riduzione certa di otto esemplari. Un primo passo, ma che va nella giusta direzione.

Vivere in prima persona nelle nostre terre alte ci ha temprati, resi forti e abituati a gestire il territorio montano con sacrificio e senso civico. Recarsi nei boschi o sugli alpeggi per il fabbisogno, o per sfalciare a mano piccoli prati, o per raggiungere alpeggi e masi oggi è diventato difficile, se non pericoloso, ed è diventato un problema di sicurezza pubblica.
Per questo, dobbiamo procedere convinti per adeguare tempestivamente le norme e non essere costretti a cambiare le nostre abitudini. In caso contrario, nella nostra Valle saremo costretti a limitare la libertà dei nostri bambini, dei giovani e della popolazione, residente e ospite, e a frequentare solo i centri abitati senza poter fruire liberamente del nostro territorio e, magari, anche a lasciarlo incolto e abbandonato, senza l’utilizzo del legname, la sfalcio del foraggio, o l’allevamento degli alpeggi.
E questo, per gli Autonomisti, non sarà mai accettabile.

 

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La Sezione PATT della Val di Sole

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