(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Nella ricognizione delle esigenze statistiche per l’elaborazione del Programma statistico provinciale per il triennio 2019-2021, la struttura provinciale competente per la mobilità segnalò la necessità di aggiornare i dati del Censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 2011 in merito al fenomeno del pendolarismo. I dati sulla mobilità costituiscono elemento determinante per il modal split provinciale.
La legge provinciale n. 6/2017, “Pianificazione e gestione degli interventi in materia di mobilità sostenibile”, prevede che gli spostamenti continuativi siano misurati, anche in modo campionario, secondo le metodologie utilizzate dal Censimento generale Istat. Dal 2018 Istat ha cambiato la metodologia d’indagine, passando a un sistema di censimenti permanenti su base campionaria che, nelle previsioni del piano di diffusione dei risultati, dovrebbe permettere in futuro di rispondere alle finalità della legge provinciale. Nel frattempo si è reso indispensabile aggiornare i dati sul pendolarismo relativi al 2011 per poter avere una conoscenza adeguata del fenomeno.
In accordo con la struttura provinciale competente in materia, l’Istituto di Statistica della provincia di Trento (ISPAT) ha progettato e realizzato un’indagine campionaria sugli spostamenti di lavoratori e studenti in provincia di Trento, che ha permesso di rispondere anche ad altre finalità sulla mobilità urbana di interesse per l’Agenda 2030 e per il Piano Energetico Ambientale 2013-2020.
In questo report l’ISPAT presenta i risultati dell’indagine campionaria conclusasi nel gennaio 2021. Obiettivo principale dell’indagine è l’acquisizione di dati riguardanti gli spostamenti effettuati dai cittadini trentini per raggiungere il luogo abituale di studio o di lavoro.
Vengono dunque approfonditi gli aspetti relativi al pendolarismo, alla mobilità sostenibile, all’utilizzo della bicicletta e di veicoli
elettrici a livello provinciale.