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ASSOCIAZIONE CASTELLI DEL TRENTINO * “TORNIAMO A TAVOLA!”: MARTINI, « LA DIETA DEL SOLDATO ITALIANO E DI QUELLO AUSTRO-UNGARICO NEL SECOLO SCORSO, L’INCONTRO IL 17/11 ALLE 17,00 IN MODALITÀ WEBINAR »

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17.49 - domenica 14 novembre 2021

Giorgio Martini: La dieta del soldato italiano e di quello austro-ungarico nel secolo scorso. TORNIAMO A TAVOLA! è il ciclo libero e gratuito di conferenze a cura dell’ Associazione Castelli del Trentino di Mezzolombardo che, con la cordiale collaborazione dell’ Associazione Rosmini di Trento, si tiene in modalità webinar dal 13 ottobre al 24 novembre tutti i mercoledì dalle 17 alle 18.30. Per tutti gli incontri il link . Il medesimo è accessibile anche attraverso il sito della Associazione

Il sabato precedente, ciascun intervento viene anticipato e introdotto da una intervista al relatore a cura di Daniela Larentis pubblicata su L’Adigetto, il quotidiano on line del Trentino Alto Adige. Pochi giorni dopo lo svolgimento, nella sezione Attività del medesimo sito è possibile accedere alla registrazione di ciascun intervento. La partecipazione è valida ai fini dell’aggiornamento IPRASE, previa comunicazione all’associazione.

Il prossimo mercoledì 17 novembre ascolteremo il sette volte dottore Giorgio Martini, storico dell’alimentazione, farmacista, biologo nutrizionista, Capitano di Fregata MMI: La dieta del soldato italiano e di quello austro-ungarico nel secolo scorso

Durante l’incontro l’attenzione verrà rivolta al problema della scarsità degli alimenti durante la prima Guerra mondiale, alla difficoltà degli approvvigionamenti delle derrate, all’alimentazione dei soldati in caserma e al fronte, alle loro abitudini alimentari e al problema della fame, diffusa a livello europeo.

Dal punto di vista del valore nutrizionale degli alimenti scelti, le diete erano ben studiate in entrambi i casi. Purtroppo la difficoltà di approvvigionamento degli alimenti ha causato molti problemi, soprattutto ai soldati austro-ungarici. Un conto era ciò che era previsto, un conto ciò che veniva effettivamente portato al fronte. Sia in Italia che in Austria-Ungheria la scarsità delle materie prime e in certi casi il blocco navale furono causa, ad un certo punto, di una situazione deprecabile. Nell’Armee venivano cucinate zuppe, in realtà delle brodaglie, l’unico alimento caldo disponibile, con cavoli, verze, legumi. Era utilizzato molto il fagiolo, la carne dei poveri. Al contrario l’esercito italiano riusciva a sopperire alla carenza di carne in trincea facendo una grande uso di carne bovina in scatola, in gran parte di provenienza italiana.

Il ciclo si concluderà mercoledì 24 novembre con l’ intervento di Andrea Segrè, Professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata presso l’Università di Bologna e fondatore della campagna “Spreco Zero”, tratterà di Perdite agricole, spreco alimentare e dieta mediterranea: visione e impegno del sistema agroalimentare italiano

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