(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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ALTO ADIGE, URZÌ (FDI): “VERGOGNOSE LE PASSEGGIATE CULTURALI SUI LUOGHI DELLE STRAGI SECESSIONISTE”.
“Passeggiate con merenda attraverso i luoghi in cui si muoveva la banda criminale dei quattro bravi ragazzi della Valle Aurina, tutti condannati per strage e per attività mirate alla secessione dell’Alto Adige dall’Italia, anche questo ha prodotto oggi la follia revisionista: un tour turistico, promosso da un movimento dichiaratamente secessionista come Sudtiroler Freiheit, fra boschi, alpeggi e malghe in alta quota, sopra l’abitato di Gais, in Valle Aurina appunto, Alto Adige, non distante dal capoluogo della Val Pusteria, Brunico” – così commenta la notizia il Deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì-.
“L’attività è stata sponsorizzata dagli organizzatori come un’occasione di ricreazione culturale e ‘riscoperta dei luoghi dai quali partivano le azioni’, così chiamano i promotori della macabra passeggiata le missioni omicide che hanno seminato il terrore negli anni 60 nell’Alto Adige orientale e che lasciarono a terra numerose vittime innocenti.
Oggi tutto questo è proposto come un momento di celebrazione comunitaria verso un gruppo terrorista, pure ricordato fra i più crudeli.
“Queste iniziative -continua Urzì- fanno il paio con la inaugurazione a Bolzano addirittura di un museo privato dedicato a tutte le diverse forme in cui si articolò il fenomeno eversivo secessionista fra gli anni ’60 e ’70. Più che un luogo della memoria, un luogo dell’apologia del metodo della lotta violenta armata contro lo Stato repubblicano”.
“Non posso che esprimere il mio più totale disorientamento verso il clima di assuefazione verso queste forme di tolleranza, se non di aperto sostegno dei fenomeni eversivi, che hanno causato oltre una ventina di caduti negli anni dello scontro tra i gruppi secessionisti e le istituzioni repubblicane italiane. Non ci uniremo -aggiunge il deputato bolzanino- a coloro che voltano lo sguardo altrove perché è evidente che deve essere stimolata una analisi critica storica verso quegli eventi che non può essere disgiunta da una totale presa di distanza dal ricorso ai metodi violenti in regime democratico.
Segnalerò questi episodi al Ministero dell’interno come segnali preoccupanti di uno strisciante ambiente, nemmeno troppo sotterraneo, apertamente simpatizzante verso un pericoloso radicalismo anti-italiano che ora passa anche attraverso la valorizzazione pseudoculturale dei propri miti fondanti. Come si possano realizzare momenti ricreativi attorno alla figura di stragisti – conclude il coordinatore per Fratelli d’Italia del Trentino Alto Adige- appare inquietante ma anche pericoloso e deve costituire argomento di profonda riflessione da parte della politica tutta e delle istituzioni chiamate a preservare l’ordine democratico”.
Lo ha dichiarato Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione affari costituzionali della Camera.