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SMI – TRENTINO * MEZZOLOMBARDO – CENTRO SANITARIO S. GIOVANNI: PAOLI, “ BENE IL ‘ COUNTRY HOSPITAL’ PROPOSTO DALL’ASSESSORE SEGNANA “

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21.33 - sabato 8 luglio 2023

Smi, sindacato di maggioranza della Medicina generale trentina, plaude a quanto deciso dall’Assessore Pat alla Salute, Stefania Segnana, riguardo al “Centro sanitario san Giovanni di Mezzolombardo” che, differentemente dai protocolli precedenti, sarà finalmente concepito come uno dei pochi “Ospedali di Comunità”, previsti dal Pnrr per la Provincia di Trento (con fondi europei).

Non comprendiamo le attuali critiche rivolte a tale impostazione dell’Assessorato Pat, dal momento che il primo protocollo che prevedeva il “Country Hospital” (Ospedale di Comunità), oggi diventa realtà grazie ai Fondi della Missione 6.

Come non comprendiamo quanto criticato riguardante la diagnostica promessa nel 2015, e di cui si è mantenuto conto, dotando addirittura gli ambulatori dei medici di Medicina generale di apparecchiature di alto valore oftalmoscopico, in quel momento,impensabile nel resto d’Italia.

In riferimento poi all’integrazione con la medicina territoriale, sia i precedenti assessori Pat Ugo Rossi e Luca Zeni che ora l’Assessore Segnana, hanno strutturato via via l’attività dei medici di Medicina generale nel Centro sanitario della piana Rotaliana.

Infatti il servizio H24 oggi c’è già, con l’H12 diurna dei medici di mMdicina generale, attraverso la messa a disposizione di vari locali, sia per i professionisti sia per le segretarie sia per le sale d’attesa.

Tutti connessi tra loro tramite rete informatica e gratuitamente per molti dei medici. Non solo, l’H12 notturna e l’H24 diurna e notturna di fine settimana è già da anni presente all’interno del Centro sanitario di Mezzolombardo, grazie a validi medici di continuità assistenziale (che attualmente coprono la Rotaliana intera compresa la Paganella).

Per finire: non comprendiamo le critiche riguardanti l’ambulatorio “Piccoli interventi ambulatoriali” e delle piccole medicazioni, che non sarebbero nella disponibilità del suddetto Centro.

L’accordo collettivo provinciale della Medicina generale prevede da sempre i piccoli interventi ambulatoriali, gratuiti per i propri pazienti, da parte dei medici, siano lori medici di base che di guardia notturna (per i quali il contratto prevede addirittura il punto di primo intervento territoriale).

Proprio in questa direzione i protocolli con la Comunità di Valle si erano indirizzati, tenuto presente che a protocolli d’intenti sono susseguiti contratti veri e propri, con le OOSS della Medicina generale, prontamente firmati di volta in volta dal sottoscritto.

Il servizio dell’aggregazione funzionale territoriale della Medicina generale è tuttora presente con il suo Coordinatore, a Mezzolombardo presso il Centro san Giovanni.

Non si comprende invece, come dichiarato dal Sindaco di San Michele all’Adige (Tn) come potrebbero gli infermieri, senza il supporto degli stessi medici di famiglia e di guardia, fare attività medica in quella sede. D’altra parte il modello attuale dei gruppi integrati, il cui accordo è stato firmato in Piazza Dante giusto due anni fa grazie all’Assessore Segnana ed al Direttore Generale Apss dottor Ferro, prevede che gli infermieri e gli operatori socio sanitari possano essere di supporto ai medici di Mezzolombardo, anche ieri, anche oggi per tale incombenza.

Attività integrata che rientra nei compiti contrattualizzati a livello nazionale e provinciale, anche mediante le Cooperative di servizi dei medici di Medicina generale attualmente attive presso il Centro stesso.

Corre l’obbigo, infine, di ricordare che a Mezzolombardo, prima del periodo Covid, era stato anche inserito al Centro un servizio specialistico di Chirurgia d’urgenza territoriale, con un valido Specialista ospedaliero per i piccoli interventi. Esso è stato sospeso durante la pandemia, ma riteniamo potrebbe essere un utile supporto ai nostri medici, per interventi di maggiore difficoltà.

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Dottor Nicola Paoli
Segretario SMI Trentino

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