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CUB – CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE / SBM SINDACATO BASE MULTICATEGORIALE / SOL COBAS SINDACATO OPERAI IN LOTTA: « 15 FEBBRAIO 2022, GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO LO STATO DI EMERGENZA, NO AL GOVERNO DRAGHI »

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13.13 - giovedì 10 febbraio 2022

La gestione istituzionale del COVID-19 si sta rivelando, decreto dopo decreto, sempre più criticabile. Da un lato si afferma che l’obbligo vaccinale, oramai esteso ad un numero infinito di categorie del lavoro pubblico e privato (e, dal 15 febbraio 2022, anche a tutti i lavoratori e le lavoratrici di età pari o superiore ai 50 anni, a prescindere dalla professione esercitata), è necessario per tutelare la salute pubblica (secondo una bislacca interpretazione dell’articolo 32 della Costituzione); dall’altra questa verrebbe “garantita” privando della retribuzione (ed affamando) chi non si vaccina (per scelta, per protesta o solo per timore) o non può vaccinarsi.

Anche la restante porzione di dipendenti privi di vaccinazione ha l’obbligo di sottoporsi, a proprie spese, al “tampone”, così riducendone il salario mensile. Ed è bene ricordare che il predetto “tampone” è considerato un dispositivo di protezione individuale quando trattasi di rimborsare le imprese medianti i crediti fiscali (v. il cd. “decreto sostegni bis”); non è tale quando a doverlo pagare è il lavoratore o la lavoratrice!

I fondi previsti dal P.N.R.R. sono per lo più destinati alle grandi opere (nella provincia di Trento per la costruzione di un’inutile quando dannosa circonvallazione ferroviaria ad alta velocità/capacità). Poco o nulla è previsto per la sanità, per la scuola e per la previdenza pubbliche, i cui investimenti si riducono sempre più.

Le grandi imprese e le multinazionali aumentano vertiginosamente i loro profitti e, nonostante ciò, hanno avviato decine di migliaia di licenziamenti collettivi. Per le classi lavoratrici e non abbienti aumentano invece le bollette, i carburanti e tanti altri beni di consumo vitali. La precarizzazione dei contratti di lavoro è fuori da ogni controllo, i morti sul lavoro non si contano più, le devastazioni ambientali e climatiche sono all’ordine del giorno!

QUESTA E’ UNA GUERRA DI CLASSE SCATENATA DAL BANCHIERE MARIO DRAGHI, NOTORIAMENTE ACCREDITATO COME L’«UOMO DELLA PROVVIDENZA», IL CUI SOSTEGNO POLITICO PARLAMENTARE E’ PRATICAMENTE UNANIME. PER MANTENERE SALDO IL SUO POTERE, HA INSCENATO UNA INDECOROSA PANTOMIMA IMPONENDO AL PARLAMENTO NAZIONALE (ED A TUTTI QUELLI REGIONALI) LA RIELEZIONE DELL’ULTRAOTTANTENNE SERGIO MATTARELLA A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

È giunto il tempo di mobilitarsi contro questa guerra classista e fratricida che vorrebbe frantumare l’unità dei lavoratori e delle lavoratrici in base al possesso o meno del “GREEN PASS”, documento smerciato come “sanitario” ma sempre più uno strumento utile al disciplinamento totale ed al controllo sociale che il governo del banchiere sta imponendo al paese.

A fronte di questo scenario, per i lavoratori e le lavoratrici non esiste altra scelta che unirsi ed organizzare lotte coordinate di resistenza e di difesa dei diritti soggettivi e collettivi: dalle mobilitazioni operaie contro i licenziamenti a quelle del personale della logistica e del trasporto delle merci per un salario dignitoso e contro lo sfruttamento dell’orario di lavoro senza fine; dalle contestazioni NOTAV a quelle di XR (Extinction Rebellion) per la tutela dell’ambiente e contro gli sporchi affari di pochi che distruggono la natura e l’ambiente di tutti; dai movimenti degli studenti medi che rifiutano l’alternanza scuola lavoro come strumento di schiavitù e di morte a quelli dei collettivi universitari che rivendicano il diritto allo studio, ad un affitto dignitoso, a vivere la città contro le restrizioni dei locali amministratori; dal personale ospedaliero che lotta per una sanità pubblica, libera e gratuita a quello scolastico che pretende investimenti per una scuola pubblica e per il diritto allo studio garantito a chiunque; dalle manifestazioni dei comitati per il diritto alla casa a quelle delle associazioni che lottano per il diritto alla libera esistenza di ogni individuo; dai cortei NO GREEN PASS a quelli contro la guerra ed i diritti civili!

C.U.B. Trento, S.B.M. Trento e S.O.L.COBAS Rovereto proclamano per:

MARTEDI’ 15 FEBBRAIO 2022 UNO SCIOPERO GENERALE PROVINCIALE DI 24 ORE PER TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DEI SETTORI PRIVATI NON ADDETTI A SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI

Questa la sintetica piattaforma rivendicativa:
Salario minimo garantito intercategoriale mensile di € 1.500 e riduzione generalizzata dell’orario di lavoro,
Blocco immediato dei licenziamenti e degli sfratti;
Commissariamento delle imprese responsabili dei morti sul lavoro;
Pieno recupero salariale del carovita sui beni primari di sussistenza;
Abolizione dello stato di emergenza e del “green pass”, per la libertà di scelta vaccinale;
Investimenti pubblici straordinari sulla sanità, istruzione, previdenza ed assistenza.

C.U.B. Trento, S.B.M. Trento e S.O.L.COBAS Rovereto convocano un

CORTEO PER LE STRADE DELLA CITTA’ DI TRENTO E CONCENTRAMENTO IN PIAZZA DANTE ALLE ORE 9:30.

TUTTI E TUTTE INSIEME!

P.S.: Consigliamo, a tutto il personale dipendente pubblico e privato che fosse impossibilitato ad aderire allo sciopero, perché incaricato di svolgere servizi essenziali e di pubblica utilità, di non esibire il GREEN PASS il giorno 15 febbraio 2022 e di partecipare all’iniziativa di lotta. Il risultato sostanziale non cambia.

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