(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Lega Giovani : Allarme bullismo nelle scuole trentine, la Consulta Provinciale degli Studenti propone l’autodifesa.
Sapere difendersi è sicuramente un’abilità che può essere utile per far fronte ad eventuali situazioni di pericolo, ma si è veramente arrivati al punto di ritenerla necessaria nelle nostre scuole?
Secondo la Consulta Provinciale degli Studenti, un progetto di insegnamento all’autodifesa a numero chiuso (“Stop the Bully”), è il metodo migliore per combattere il bullismo, ritenendo i dirigenti scolastici impotenti e incapaci davanti a queste situazioni, nonostante tutti gli strumenti già a loro disposizione.
Le istituzioni scolastiche sono tenute ad insegnare a tutti i giovani studenti, l’educazione civica e il rispetto verso il prossimo, facendo affidamento in primis sulle famiglie e la loro responsabilità nell’ educare adeguatamente i propri figli.
Sarebbe più utile e corretto, che le istituzioni scolastiche e universitarie del territorio attivassero progetti concreti di educazione alla cittadinanza e di sensibilizzazione ai fenomeni di bullismo e cyber bullismo. Gli studenti trentini si aspettano, inoltre, che in futuro la CPS permetta la partecipazione della collettività studentesca ai propri progetti, senza esclusioni.
Un altro spiacevole esempio di questo modus operandi è stato l’evento “Verso le elezioni europee: giovani a confronto”. L’obiettivo era quello di informare gli studenti sull’importanza delle elezioni europee, offrendo loro la possibilità di interagire direttamente con alcuni rappresentanti del Parlamento Europeo. In tale occasione, infatti, la partecipazione esterna all’istituto ospitante è stata aperta a soli trenta studenti, mettendo in priorità i membri della Consulta, causando l’esclusione della maggior parte della comunità studentesca.
