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ENPA TRENTINO * ORSO MJ15: SANDRI, « NESSUNO TOCCHI IL PLANTIGRADO, SIAMO PRONTI A INFORMARE LA COMMISSIONE EUROPEA »

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16.12 - sabato 11 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –///

NESSUNO TOCCHI L’ORSO MJ5: PRONTI A INFORMARE LA COMMISSIONE EUROPEA

È necessario che l’Europa sappia quanto sta accadendo ai danni della popolazione ursina del Trentino, in contrasto con la Convenzione Di Berna e la direttiva Habitat. Oltre alla lettera ad ISPRA, con cui chiariamo l’assurdità della decisione di abbattimento, stiamo raccogliendo tutti i dati e gli elementi utili a circoscrivere l’accaduto, e li riferiremo in sede europea, per i necessari accertamenti, per contrastare ogni pericoloso tentativo di attacco alla Convenzione di Berna e alla Direttiva Habitat, garanti della tutela della biodiversità e dell’ambiente.

Dopo 18 anni trascorsi tenendosi lontano dalle persone, l’orso Mj5 si trova di colpo, inaspettatamente e involontariamente faccia a faccia con il più grande pericolo per lui e tutti i suoi simili: dietro una curva cieca del sentiero che stava percorrendo in alta montagna in Val di Rabbi, incappa in un uomo con il cane. Un’accoppiata spaventosa per i plantigradi, che lo costringe a reagire, per allontanare quello che percepisce come pericolo mortale. Eppure lo fa controllandosi, contenendo la sua immane forza fisica, con un falso attacco, una reazione messa in atto a fini esclusivamente difensivi, per salvarsi da un pericolo imminente. Non appena si accorge che l’uomo non rappresenta più un pericolo, scappa. Lo ha già dichiarato Alessandro de Guelmi, il veterinario che ha affiancato per anni la “squadra orso” della forestale e che ha conosciuto Mj5: “Un animale di queste dimensioni ha una potenza incredibile e, se avesse voluto, avrebbe potuto provocare ferite ben più serie alla persona coinvolta”, confermando, quindi, che la reazione di questo anziano orso era stata esclusivamente difensiva, senza alcun intento di nuocere a chiunque.

Il presidente della giunta, dopo aver affermato che avrebbe emesso l’ordine di abbattimento verso l’orso, se “recidivo”, ora minaccia di farlo ammazzare comunque, nonostante egli stesso confermi che si tratta di un orso che non aveva mai creato problemi alle persone in tutti i suoi 18 anni di vita. Si preferisce cavalcare le paure di pancia prive di fondamento, decretando condanne a morte, invece che impegnarsi ad attuare le iniziative che erano parte integrante del progetto di reintroduzione degli orsi sotto l’egida e il finanziamento dell’UE, che negli anni abbiamo chiesto reiteratamente, fra cui campagne di informazione ai cittadini e di formazione nelle scuole di ogni ordine e grado (se gli amministratori avessero risposto alle nostre sollecitazioni, oggi avremmo una popolazione di giovani adulti, competenti e in grado di vivere in armonia con la presenza dei grandi carnivori), necessarie per consentire una corretta e positiva coesistenza.

 

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Ivana Sandri

Presidente Enpa Trentino

 

 

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Foto: archivio

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