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CASAAUTONOMIA.EU * SANITÀ: DEMAGRI E DALLAPICCOLA, « LA GIUNTA PAT SMANTELLA I SERVIZI ED I TRENTINI RIMANGONO SENZA CURE »

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12.20 - mercoledì 20 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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La Giunta smantella i servizi e i trentini rimangono senza cure. Alle Terme di Comano ottobre sarà il mese della della dermatologia. Un’iniziativa lodevole, volta a portare l’attenzione sui temi della prevenzione e della cura della pelle. Peccato che da parte della Giunta, a parte le solite dichiarazioni, non siano mai arrivati interventi effettivamente utili. Anzi, tutto il contrario.

Nella conferenza stampa di presentazione del mese della dermatologia, infatti, il vicepresidente Tonina ha ribadito l’impegno della maggioranza verso le Giudicarie: “Promuoveremo la ricerca e le infrastrutture come la variante di Ponte Arche”. Purtroppo, quello locale, per il poco credibile vicepresidente è un terreno reso scivoloso da una legislatura trascorsa all’insegna di promesse mirabolanti. Quanti nuovi stanziamenti annunciati quando bastava seguire ed attivare quelli già assegnati? Che fine hanno fatto i venti milioni assegnati dalla precedente giunta per il miglioramento del compendio termale? Una colpevole negligenza che aggiunge anche questo fallimento ai tanti collezionati dalla lega al governo del Trentino. Grandi carnivori, scuola e in questo caso un ulteriore elemento di ambito sanitario.

A Cles, infatti, era in funzione la cabina PUVA, un trattamento per la psoriasi che riusciva a dare benefici ai trentini affetti da questa condizione. In particolare, tale ambulatorio serviva i pazienti della Val di Non, della Val di Sole e della Rotaliana. A marzo il disastro: la cabina è stata chiusa e i pazienti si sono trovati in lista d’attesa.

Due i problemi da sottolineare: i lunghi tempi di attesa che i malati devono affrontare e i trasferimenti a cui sono ora obbligati. Infatti, per ricevere il trattamento precedentemente garantito a Cles, i pazienti devono ora spostarsi presso altre strutture, affrontando lunghi trasferimenti per una terapia che richiede al massimo qualche minuto.

La conseguenza? Una parte dei pazienti deciderà di non sottoporsi alle cure. Perché? Perché abbiamo un vicepresidente che non pensa a tutto il Trentino, ma solo al proprio territorio. Perché l’assessorato per 5 anni ha parlato di servizi di prossimità, ma non ha fatto altro che smantellarli. I trentini si meritano di meglio. Si meritano di essere curati quando ne hanno bisogno, si meritano rappresentanti che pensino a tutti e non a pochi e si meritano un governo coerente, che faccia seguire i fatti alle parole.

 

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Casaautonomia.eu
Paola Demagri
Michele Dallapiccola

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