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CANTIERE DI PACE – TRENTINO* #STAFFETTADIGIUNOTRENTINO: « PER IL CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA ED UCRAINA (16-19-23-26/2 E 1/3 MARZO) »

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09.22 - mercoledì 14 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Nei venerdì e lunedì dal 16 febbraio al 1 marzo si tiene la terza staffetta “Digiuno per la Pace e il Cessate il fuoco!” come forma di condanna a ogni forma di violenza e vicinanza alle vittime delle guerre. La staffetta si rivolge a tutte le persone che hanno a cuore la Pace e vuole essere uno strumento di connessione e attivazione nel segno della mediazione, del confronto e del negoziato. La staffetta è ribattezzata “Fermiamo le guerre, il riarmo e la distruzione del pianeta” ed è promossa dal Cantiere di Pace del Trentino e dal Centro Pace, ecologia e diritti di Rovereto in rete con tante associazioni del Trentino.
Per aderire iscriversi al modulo pubblicato sul sito www.rovepace.org o scrivere all’email staffettadigiunotrentino@gmail.com per fissare il tuo giorno. Il calendario delle persone digiunanti è pubblico sul sito www.rovepace.org

Nel mese di gennaio la seconda staffetta ha coinvolto più di un centinaio di persone con una modalità nonviolenta a partire dall’appello “Fermiamo la violenza, prendiamo per mano la pace” che chiede di fermare la violenza, la sete di vendetta, l’odio e la sfiducia per bloccare il conflitto che è già andato oltre Gaza: in Cisgiordania si muore come mai è successo prima, il confine sud di Israele con il Libano sta sperimentando una guerra a cosiddetta “bassa intensità”. Occorre riprendere per mano la Pace ricostruendo dal basso un movimento collettivo che unisca tutte le donne e gli uomini schierati contro la guerra, contro la violenza, che rifiutano la logica della negazione dei diritti dell’altro e dell’occupazione, che aspirano ad una società libera e democratica.

Nella Striscia di Gaza, oltre due milioni di persone lottano per sopravvivere a una catastrofe umanitaria con un numero di vittime civili senza precedenti. La guerra impregna anche l’aria e l’acqua della Palestina ed è esplosa con una violenza senza precedenti.
Gli attacchi diretti ai civili e gli attacchi indiscriminati contro obiettivi civili sono assolutamente vietati dal diritto internazionale umanitario e possono costituire crimini di guerra. In considerazione di ciò, la società civile e le organizzazioni per i diritti umani ribadiscono la necessità di un cessate il fuoco immediato e prolungato, come unico strumento per garantire che tutti i civili siano protetti, che gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi siano liberati e che la popolazione di Gaza possa ricevere gli aiuti umanitari di cui ha disperato bisogno.

Ribadiamo l’urgenza del cessate il fuoco, dei canali umanitari per soccorrere la popolazione, dell’azione diplomatica internazionale per l’immediato rilascio degli ostaggi… ma serve anche una visione politica su cosa avverrà dopo questa fase di guerra, perché le scelte di adesso condizioneranno il futuro.
Ora più che mai abbiamo il dovere di riflettere, comprendere e agire, senza voltare la testa dall’altra parte. Come diceva Vittorio Arrigoni, che proprio fra le strade di Gaza ha trovato la morte, “Restiamo umani”.

Sono due anni dal giorno dell’invasione russa dell’Ucraina che ha scatenato una nuova guerra nel continente europeo per la quale l’Unione europea e i suoi membri hanno deciso di seguire la strategia militare della Nato; un disastro, centinaia di migliaia di morti sul campo, milioni di profughi e sfollati, un terzo dell’Ucraina distrutta, il rischio di un incidente o di un’escalation nucleare.
Tutto ciò era prevedibile e da evitare. Una decisione irresponsabile, dettata da interessi di una strategia aggressiva e muscolare piuttosto che di difesa degli interessi europei, che paghiamo tutti quanti, a caro prezzo. E la guerra, i morti e le distruzioni continuano.

Noi, invece, chiediamo conto a chi propone ed approva l’aumento delle spese militari ed i tagli alla sanità, all’educazione, alla messa in sicurezza del territorio, a chi vota per lo smantellamento della Legge 185 per proteggere il commercio ed i profitti della vendita di armi ai paesi in guerra o che violano costantemente i diritti umani, a chi decide di partecipare a nuove coalizioni di volonterosi nel Mar Rosso senza alcun dibattito parlamentare, senza vedere che la somma di tutte queste decisioni ha come risultato la messa in pratica, senza mandato alcuno, di una folle politica di guerra. Non in nostro nome, non in un paese democratico che ripudia la guerra.
Per tutto questo, per il cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina, per fermare tutte le guerre, per costruire una politica di pace, continua la staffetta del digiuno per la pace e la mobilitazione nazionale in tutte le città italiane e quindi aderiamo all’appello della Rete Italiana Pace e Disarmo e altre reti che invitano al 24 febbraio 2024 per una Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il Cessate il fuoco in Palestina ed in Ucraina.
Fermiamo la criminale follia delle guerre! “L’Italia deve dire basta alla guerra! Lo deve dire ora!
Prima dichiarazione del “Digiuno per la Pace e il cessate il fuoco”

La nostra condanna ad ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese, sia Israeliana è assoluta.

Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità per il bene del popolo palestinese.
Israele non deve reagire con la sua potenza militare contro la popolazione della Striscia di Gaza o usare metodi di rappresaglia come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione anch’essa ostaggio della violenza scatenata da Hamas, senza vie di fuga ed impossibilitata a proteggere le famiglie, i bambini e gli anziani.

Il 7 ottobre ha segnato una radicale svolta militare, di guerra, che porterà nuove vittime e nuovo odio senza risolvere le cause che, da quasi un secolo, travolgono la popolazione e la terra di Palestina e d’Israele. È evidente per di più il rischio imponderabile del conflitto che potrebbe travolgere il Medio Oriente.

Siamo a chiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di assumersi la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue, con l’impegno di convocare, con urgenza, una Conferenza di pace che risolva, finalmente, la questione Palestinese, condizione che porrebbe fine all’occupazione Israeliana ed alla resistenza armata Palestinese, ristabilendo così le condizioni per la costruzione di società pacifiche e democratiche.

Noi, come componenti della società civile italiana ed internazionale, siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere il cammino della pace, in rete con le associazioni israeliane e palestinesi, anche con la pratica di digiuno nonviolento consapevole che oggi, ancora di più, ci aiuta a confermare che la via della mediazione, del confronto e del negoziato sono le sole vie per risolvere i conflitti.

Si fermino le guerre! Israele-Palestina, riprendiamo per mano la Pace
Cantiere di Pace del Trentino e Centro Pace di Rovereto in rete con tante associazioni del Trentino.
Come aderire alla staffetta trentina del Digiuno per la Pace

Per aderire iscriversi al modulo pubblicato sul sito www.rovepace.org o scrivere all’email staffettadigiunotrentino@gmail.com per fissare il tuo giorno. Il calendario delle persone digiunanti è pubblico sul sito www.rovepace.org
venerdì 16 febbraio – lunedì 19 febbraio
venerdì 23 febbraio – lunedì 26 febbraio
venerdì 1 marzo

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