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ALLEANZA VERDI E SINISTRA * TRENTO – RICHIESTA ESERCITO: « NO A MILITARIZZARE LA CITTÀ, OCCORRE PROMUOVERE MAGGIORE INTEGRAZIONE »

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15.36 - giovedì 29 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Militarizzare non significa proteggere. Per aumentare la sicurezza in città occorre promuovere maggiore integrazione e cultura, non la militarizzazione delle città. Partendo da questa visione, come Alleanza Verdi e Sinistra non possiamo che esprimere la nostra totale contrarietà al progetto – tornato di nuovo a tener banco sulle pagine dei giornali locali – di usare l’esercito per arginare il fenomeno dello spaccio e, più in generale, della microcriminalità.

La sicurezza delle persone che frequentano le nostre città, a partire da Trento, naturalmente ci sta a cuore, ma crediamo che i presidi di strade sicure siano una via sbagliata da percorrere perché corrispondono alla scelta di nascondere la polvere sotto il tappeto, senza risolvere i problemi che sono le cause prime del disagio e dell’illegalità.

Che fare dunque? Invece di seguire la destra nella strada del populismo securitario, come AVS chiediamo al sindaco Ianeselli di andare in direzione ostinata e contraria, mostrando il coraggio di proseguire in maniera più radicale su quella strada che non cura criminalizzando, ma prevenendo il disagio. Dobbiamo abbandonare anche coi fatti l’idea lombrosiana che l’essere umano nasca con la tendenza a delinquere e giungere davvero a considerare la criminalità il frutto di una serie di concause esterne che – se prevenute – si possono ridurre o eliminare, portando anche alla scomparsa del bisogno a infrangere la legge.

C’è quindi bisogno di una politica abitativa reale, mentre invece assistiamo a una crescente pratica degli sfratti di interi nuclei familiari dalle case popolari; c’è bisogno di una vera politica di accoglienza delle persone migranti, capace di valorizzarle come individui e come lavoratori, invece si procede su una strada che da un lato li trasforma in manodopera a basso prezzo con la piaga del lavoro nero, dall’altro li spinge per necessità nelle mani di una criminalità più o meno organizzata; c’è bisogno di rendere la città più viva non solo in occasione di grandi eventi e non solo nelle vie e piazze principali del centro; c’è bisogno, anche se non compete al nostro comune, di una politica seria e ragionata sulla legalizzazione di alcune sostanze stupefacenti; c’è infine bisogno di un lavoro di educazione di strada per reinserire nella società i tanti ragazzi, italiani e stranieri, che si sono trovati nella condizione di NEET e che popolano le periferie delle nostre città non solo privi di possibilità lavorative, ma anche di sogni e speranza per il loro futuro.

C’è dunque bisogno di una visione politica che si faccia vicina alle persone, in particolare a quante vivono in una condizione di marginalità, e dimostri loro che non sono fallite, che possono ancora giocare un ruolo di primo piano nel vivere cittadino. La militarizzazione delle strade invece crea rabbia, paura e frustrazione: emozioni che – se fanno sparire l’apparenza del disagio – permettono in realtà che quest’ultimo covi sotto la cenere, esplodendo in tempi e modalità imprevedibili. Stimolare la vita delle città, favorendo la circolazione delle persone anche nelle aree più a rischio, unitamente a serie politiche sociali di inclusione: questa è la strada che vorremmo percorresse una giunta che si dichiara di centro-sinistra.

 

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Alleanza Verdi e Sinistra

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