Se Maria Romana De Gasperi fosse stata in vita la Lega si sarebbe ben guardata dall’utilizzare la figura di Alcide De Gasperi, appropriandosene senza pudore per ragioni politico elettorali, facendosi fotografare davanti al suo monumento e asserendo di ispirarvisi.
Ricordo che quel monumento è stato voluto da chi l’autonomia l’ha ottenuta e difesa davvero e che ha portato il Trentino agli odierni livelli di prestigio e di benessere. Ricordo che le politiche della Lega, restrittive verso i richiedenti asilo e gli immigrati, o il Boso, mai smentito, “contento quando un barcone di immigrati affonda”, sono totalmente all’opposto dell’impegno a favore degli ultimi dello statista trentino, che soleva dire che il suo “è un partito di centro che guarda verso sinistra”.
Ricordo che il plauso del Presidente Fugatti a chi ammainava la bandiera dell’Europa, ovviamente seguendo i dettami del suo capo romano, non erano e non sono molto in sintonia con l’impegno di una vita dello statista di Pieve Tesino.
Ma si sa: in tempo di elezioni, qualcuno ritiene che siamo come a Carnevale, nel quale ogni scherzo vale. E dunque usa parole in libertà.
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Paolo Piccoli
(Campobase- Alleanza Democratica per l’Autonomia)