“Dispiace dover leggere sulla stampa del piano di riorganizzazione comparto sanitario provinciale”, queste le parole di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, che aggiunge: “L’esecutivo non riesce a confrontarsi con i sindacati e torniamo a denunciare provvedimenti presi totalmente in modo unilaterale senza la capacità di coinvolgere personale e operatori da mesi in prima linea nel fronteggiare l’emergenza coronavirus”.
La Provincia è tornata a parlare di assunzioni, assistenza domiciliare, infermiere di famiglia, unità speciali di continuità assistenziale e centrale operativa provinciale. “Non c’è però nessun confronto con lavoratrici e lavoratori, così come i loro rappresentanti. Manche anche una analisi seria, puntuale e condivisa dei fabbisogni. La Provincia – evidenzia la Cisl Fp – è già stata fermata dal giudice del lavoro nel recente passato e potrebbe ritornare a pagare un’altra sconfitta giudiziaria se continua sulla strada dell’autoreferenzialità”.
Un altro nodo è quello delle risorse. Le parti sociali chiedono adeguate assunzioni di personale per garantire il benessere organizzativo; rifinanziare e rinnovare il contratto di settore 2019/2021; allargare la platea dei beneficiari del bonus Covid-19 nella sanità pubblica e privata e partecipare alle scelte nella riorganizzazione territoriale del comparto. “Non si capisce – evidenzia Pallanch – quali risorse intende utilizzare e come vuole destinare eventuali finanziamenti, soprattutto per fronteggiare l’emergenza Covid-19 ancora presente”.
C’è poi il tema delle esternalizzazioni. “Procedure che sono già state avviate. Siamo contrari – dice la Cisl Fp – la sanità pubblica ha dimostrato di saper reggere l’urto dell’epidemia coronavirus. Si vogliono seguire modelli che si sono dimostrati disastrosi in altre Regioni e questo meccanismo non può funzionare. Nonostante l’abnegazione di questi mesi delicati e difficili, i nostri eroi hanno ricevuto solo promesse ma pochi fatti. Si deve invece puntare a valorizzare lavoratrici e lavoratori che si si sono spesi e continuano a impegnarsi senza sosta”.
Altre criticità si registrano poi sul fronte della sanità privata. “E’ inutile che si riuniscano senza i sindacati. Le decisioni devono essere condivise e discusse. Se le parti sociali vengono tagliate fuori, siamo pronti a tutte le azioni che si rendono necessarie. L’agitazione è molto alta a tutti i livelli del settore”, conclude Pallanch.