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LETTERE AL DIRETTORE

PAOLO BURLI * SICUREZZA ROVERETO (TN): « LA SOLUZIONE NON PUÒ ESSERE SOLO QUELLA DI AUMENTARE IL NUMERO DI AGENTI »

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08.08 - lunedì 2 ottobre 2023

Gentile direttore,

la criminalità a Rovereto è un problema serio, ma la soluzione non può essere solo quella di aumentare il numero di agenti. Scrivo questo dopo avere letto le parole di Giovanni Donzelli (FdI) in visita venerdì alla città. L’aspetto della sicurezza è un tema fondamentale, ma per parlarne bisogna avere ben chiare le sue cause.

Dati alla mano sono i più poveri, che svolgono lavori meno qualificati e spesso vivono ai margini della società, ad essere interessati dalla piccola o media criminalità, spesso e purtroppo persone immigrate. Ben venga l’aumento della sicurezza sul territorio per salvaguardare l’incolumità dei cittadini ma dobbiamo avere il coraggio di avere una linea di azione più ampia lavorando alla radice sul benessere della comunità. Incrementare il numero delle forze dell’ordine senza questo pensiero alla base, come indicato da Donzelli, rischia di essere inutile a lungo andare, dando adito per giunta ad un’isteria collettiva riguardo al tema.

Per salvaguardare i nostri cittadini non serve quindi la dichiarazione di uno “stato di assedio”, ma servono azioni strutturali volte a eliminare il problema alla fonte: dall’aumento dei salari all’inclusione dei più fragili nel lavoro fino ad un sistema di accoglienza diffuso. In tutto questo vedo spesso un fare ideologico con due poli contrapposti: criminali e non criminali. La realtà invece, lo sappiamo tutti, è spesso sfumata: chi fa del male è perché “sta male” e per quanto sia giusto salvaguardare l’incolumità di tutti è altrettanto giusto lavorare su questo malessere per estirpare il male alla radice».

La piaga della criminalità si può risolvere solo lavorando in primo luogo alla povertà. Riportare al centro le persone significa anche questo: pensare insieme, attraverso la coesione e l’inclusione sociale, ad un nuovo futuro in cui il Trentino sia davvero di tutti.

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Paolo Burli

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