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LETTERE AL DIRETTORE

DI FIORE (UIL SCUOLA TN-AA) * ISTRUZIONE: « PRECARIATO E CONTINUITÀ DIDATTICA, DUE FACCE DI UN’UNICA MEDAGLIA. NERA »

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10.53 - sabato 15 luglio 2023

Gentile direttore Franceschi,

 

le invio una mia lettera a tema “Precariato e continuità didattica”: le due facce di un’unica medaglia. Nera.“Mandiamo in pensione il precariato”: questo il titolo di un’iniziativa UIL, che si è tenuta a Napoli lo scorso 4 luglio, per dare ancora una volta voce al problema e avanzare proposte.

Nella scuola il mandare in pensione il precariato è sinonimo di tutela della continuità didattica, motore di qualità formativa.
Il Trentino non fa eccezione, rispetto al resto del territorio nazionale, ché quasi ¼ dei nostri ragazzi ogni anno vedono cambiati i loro docenti in cattedra. Moltissimi gli Istituti scolastici che non possono far affidamento a personale stabile nelle segreterie – nei laboratori. Senza dimenticare l’elevato numero di posti vacanti tra i collaboratori scolastici e assistenti educatori ed il relativo ricorso alle esternalizzazioni.

Più volte abbiamo scritto sulla necessità di nuove misure straordinarie per il superamento del precariato nella Scuola, è solo il caso di ricordare come la finanziaria provinciale per il 2021, abbia previsto “ulteriori misure per la stabilizzazione del personale docente della scuola a carattere statale della provincia di Trento”. La Consigliera Dalzocchio, proponente la misura a favore del precariato, aggiungeva che era volontà dell’Amministrazione pensare ad un concorso con una prova che permettesse di graduare le persone, senza escludere nessuno.

Leggiamo ora che, tra le misure inserite nella legge di assestamento di bilancio, trovano posto anche quelle per la stabilizzazione del personale della Scuola. Quasi tutto, perché anche in questo passaggio ci si dimentica del personale docente della Formazione Professionale.

In ogni caso, ancora una volta, però, si vogliono legare le misure concorsuali a procedure selettive, quasi che il personale scolastico assunto da anni con contratti a tempo determinato debba continuamente essere sottoposto ad esami.

A nulla è servita l’esperienza appena chiusa della prima piccola tranche concorsuale: quasi tutti gli insegnanti partecipanti non hanno superato il concorso, pur avendo superato il periodo di prova a scuola. In ogni caso i colleghi “bocciati” continuano ad insegnare, permettendo alla nostra Scuola di continuare a funzionare. L’ulteriore dimostrazione dell’inutilità di pachidermiche procedure concorsuali: le norme sono buone, ma l’amministrazione non è nella possibilità di applicarle con ragionevolezza.

Il risultato drammatico è che alla Scuola in Trentino mancano collaboratori scolastici, personale amministrativo, assistenti di laboratorio, assistenti educatori, docenti di ogni ordine e grado: dall’Infanzia alla Primaria, dalla Secondaria alla Formazione Professionale. Non vi è graduatoria concorsuale che non sia esaurita o in esaurimento. Il numero delle cattedre vacanti supera quello delle immissioni in ruolo.

Più docenti precari meno continuità didattica. Più personale precario meno stabilità nelle scuole, a partire dalle segreterie. Cosa dobbiamo ancora aspettare?

UIL Scuola chiede siano emendate le norme che stanno per essere approvate: è necessario bandire concorsi per soli titoli, rivolti a docenti con comprovata esperienza professionale, rimandando al periodo di formazione iniziale e di prova il compito del perfezionamento della stabilizzazione.

Uil Scuola chiede, inoltre, all’Amministrazione di porre un correttivo all’art. 93 della Legge sulla Scuola togliendo l’arbitrarietà nel rinnovo e un’ulteriore modifica dell’articolato: sia mantenuta la rinnovabilità dei contratti al fine di tutelare maggiormente la continuità didattica, ma che questa sia/diventi diritto per tutto il personale di scuola. Settembre 2023 sia considerato “l’anno zero”: ogni contratto annuale attribuito sia possibile di rinnovabilità.

È necessario, inoltre, rimuovere i paletti economici che frenano le iscrizioni ai corsi di specializzazione sul sostegno. A settembre saranno decine i posti di ruolo sul sostegno che rimarranno scoperti. Siamo ad una vera e propria emergenza educativa che riguarda l’intera comunità scolastica: dai docenti specializzati, agli alunni con bisogni educativi speciali, alle relative famiglie.
Insegnanti di sostegno? SÌ GRAZIE!

 

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Pietro Di Fiore
Segretario Scuola Uil Rua Trentino Alto Adige
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