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LETTERE AL DIRETTORE

CLP – COMITATO LAVORATORI PORFIDO (TN) * INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA: « SULLE CONDOTTE DEI CARABINIERI DI ALBIANO PER I FATTI DEL 2/12/2014 A LONA-LASES »

Scritto da
13.30 - domenica 16 aprile 2023

Gentile direttore Franceschi,

 

le allego l’interrogazione parlamentare che riguarda il pestaggio del cinese Hu Xupai del 2 dicembre 2014. Aggiungo che i tre soggetti macedoni ritenuti dalla Legge responsabili sono stati condannati fino al terzo grado in Cassazione: al cinese dovrebbero riconoscere 53 mila euro, che però non ha mai ricevuto.

La persona cinese in questione, parte lesa, è stata difesa gratuitamente dagli avvocati del Clp (Comitato Lavoratori Porfido).

In questa occasione mi preme evidenziare ricordare il lavoro svolto dal compianto avvocato Giampiero Mattei e dal suo collega legale, Lorenza Cescatti di Rovereto (Tn).

 

*

Vigilio Valentini

Comitato Lavoratori Porfido / Lona Lases (Tn)

 

///

 

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00830

presentato da

ASCARI Stefania

testo di

Giovedì 13 aprile 2023, seduta n. 86

ASCARI, AMATO e CARAMIELLO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della difesa, al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:

in data 5 maggio 2016, l’avvocato G. M. depositava presso la procura della Repubblica presso il tribunale di Trento un esposto-denuncia per sottoporre all’attenzione dell’ufficio le condotte poste in essere dai carabinieri di Albiano in occasione di un intervento per fatti commessi in data
2 dicembre 2014 in Lona-Lases Località Dossi, che hanno originato il procedimento penale n. 765/2015 R.G.N.R.;

stando all’esposto, dall’attività di indagine sarebbero emerse evidenti anomalie e incongruenze in relazione alle operazioni di intervento (specie tra relazioni di servizio e risultanze istruttorie) dei carabinieri della stazione di Albiano, N.C. e A.F., nonché del maresciallo R.D.;

da fonti di stampa si è appreso che alcuni di questi carabinieri sono stati indagati e imputati nel procedimento penale n. 2931/2017 R.G.N.R., cosiddetto «Perfido», presso il tribunale di Trento, noto alle cronache per aver fatto emergere l’esistenza nella provincia di una presunta cellula «locale» di ‘ndrangheta, ben infiltrata nel settore del porfido;

nello specifico, nel provvedimento del tribunale di Trento che ha definito il suddetto procedimento, emerge, ad avviso dell’interrogante, con assoluta evidenza, la condotta di dubbia liceità dei militari. Il tribunale, nel chiarire come gli esponenti di ‘ndrangheta esercitino il pieno controllo del territorio e delle cave, secondo quanto riportato dalla stampa locale, afferma «Altro episodio indicativo dell’intraneità di Denise è quello del controllo in cava del 20.07.2015 da parte dei Carabinieri di Albiano: il dipendente avverte Nania “Vieni qua in cava subito che c’è i Carabinieri, molto pericolo”, perché “il camion ha caricato bancali alti capisci?”. Ma quando Nania, subito dopo chiama il dipendente e sodale Denise Pietro per chiedergli del controllo, Denise lo rassicura che “erano dei nostri” (inteso quelli di Albiano)»;

quanto descritto fotografa una situazione allarmante e grave che desta molta preoccupazione, soprattutto se si pensa che tali figure sono preposte al controllo del territorio e sono garanti della sicurezza dei cittadini;

l’interrogante ritiene opportuno che vengano effettuati dovuti approfondimenti sulla vicenda –: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
se risultino, per quanto di competenza, eventuali procedimenti penali nei confronti dei

carabinieri di Albiano in servizio all’epoca dei fatti denunciati nell’esposto-denuncia di cui in premessa, e quali iniziative di competenza intendano adottare circa l’eventuale configurabilità dell’azione disciplinare nei confronti degli stessi.

(4-00830)

 

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