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LETTERE AL DIRETTORE

CISL MEDICI – TRENTINO * REPLICA AD ALOTTI (UIL): PAOLI, « STONA IL SUO AUSPICIO CHE “MEDICINA DI FAMIGLIA” VENGA MESSA ALLA DIPENDENZA DI APSS »

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09.05 - mercoledì 7 settembre 2022

In riferimento alla relazione del Segretario UIL Alotti rieletto alla guida della Uil del Trentino, stona l’auspicio che la medicina di famiglia venga messa alla dipendenza di APSS. Ricordiamo a tutti che ,anche grazie a questi suoi desiderata, la Uil del Trentino, attualmente, non ha neppure un medico di famiglia iscritto nel suo sindacato, mentre in passato ne contava quasi un centinaio.

Segnaliamo anche che, nel Pnrr attuale, Missione 6, un punto stabilisce il ruolo futuro del medico di medicina generale. Quello di essere meglio coordinato per fare medicina d’iniziativa e prossimità, medicina domiciliare, tele-visita, e contenere accessi e ricoveri impropri in ospedale.Per questo, per non finire alla dipendenza di APSS, lo si suppone confluente in Cooperative intermedie che garantiscano la copertura dell’assistenza nelle case della comunità e nella prossimità delle case dei cittadini/pazienti.

Le cooperative, non i medici dipendenti cioè, si porrebbero come unica àncora di salvezza del rapporto convenzionale attuale, garanzia di “terzietà” del medico di famiglia tra un cittadino-paziente che cerca risposte; e una sanità pubblica dove non tutto è perfetto e bisogna scegliere i servizi più idonei e più veloci.

Grazie all’accordo di questa Giunta con i Sindacati della medicina generale (Cisl medici in primis), le nostre Cooperative hanno potuto assumere amministrativi, collaboratori, operatori socio sanitari, infermieri, specialisti. Il salvataggio della “terzietà” del Mmg non sta quindi nella dipendenza da Apss (con costi che la Provincia non potrebbe permettersi) ma in quattro interventi previsti già nel nostro contratto attuale: prevedere nel compenso, accanto alla quota fissa, compensi correlati al raggiungimento di obiettivi di salute, più un finanziamento che alle coop di servizio copra i costi di personale, logistica, beni e servizi, tecnologi, acquisendo fattori produttivi, formazione, consulenze su modelli gestionali, in modo autonomo.

In parallelo, si darà, come auspicava, poco tempo fa, anche il Direttore Generale Ferro e l’Assessore Segnana, alla medicina di famiglia, un ruolo attivo nei Dipartimenti di cure primarie e di sanità pubblica per partecipare ai processi di riorganizzazione e gestione di nuovi servizi. Scritto nero su bianco nell’ultimo accordo nazionale e provinciale della Medicina generale.

 

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Dr. Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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