SPECULAZIONI INACCETTABILI AI DANNI DEL CONSUMATORE NEL SETTORE DEI CARBURANTI
INVITO ALLE ISTITUZIONI PER ATTIVARE SERRATI CONTROLLI FISCALI
La segreteria regionale FLP “Federazione Lavoratori Pubblici” invita le Istituzioni deputate ai controlli fiscali ad attivarsi immediatamente per effettuare serrate ispezioni finalizzate a scoprire eventuali reati di natura commerciale/tributaria, nel settore dei carburanti.
A nostro avviso è in atto una speculazione che se accertata è una vera e propria truffa ai danni del consumatore. Per questo, inoltreremo una specifica richiesta d’intervento anche all’AGCM “Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato” ed all’Adiconsum “Associazione di Consumatori”.
Riceviamo centinaia di segnalazioni e proteste da parte dei nostri associati che quotidianamente per recarsi a lavoro utilizzano il mezzo proprio e che ai distributori stradali trovano la sorpresa ed il paradosso di pagare il gasolio più della benzina!
Oggi, ad esempio:
• per il “fai da te” il gasolio costa € 1,879 e la benzina € 1,749 (+0,13 cent/litro)
• per il “servito” il gasolio costa € 2,029 e la benzina € 1,899 (+0,13 cent/litro)
Naturalmente, il salasso si rafforza per coloro che vanno su e giù da Bolzano e viceversa, quando al costo del carburante bisogna aggiungere il pedaggio autostradale. E guai a fare il rifornimento in autostrada… è meglio sottoscrivere un mutuo!
Ma veniamo all’evidente distorsione del prezzo di mercato del prodotto petrolifero che non ha nulla a che fare con la guerra in Ucraina.
Tutti sanno che nel processo di raffinazione/distillazione del petrolio, è più facile e meno costoso per il produttore estrarre il gasolio rispetto alla benzina.
Come pure tutti sanno che l’accisa sul gasolio è pari a € 0,6174/lt + IVA mentre per la benzina è pari a 0,7284/lt +IVA. Quindi anche in questo caso il prezzo finale del gasolio è inferiore a quello della benzina di ben € 0,111 cent/litro.
Non incide invece sul prezzo finale il trasporto dei carburanti dai depositi costieri e/o depositi fiscali fino ai distributori stradali che, sappiamo essere sempre lo stesso.
Pertanto, come mai paghiamo il gasolio più della benzina, visto che dovrebbe costare molto meno?
Perché il consumatore finale per un pieno di gasolio (circa 80 litri x € 1,879/lt = € 150,32), rispetto ad uno di benzina (circa 80 litri x € 1,749/lt = € 139,92), deve pagare € 10,40 in più?
Come mai nessuno interviene per indagare sulle evidenti speculazioni dei grandi petrolieri che, in funzione della domanda di mercato, fanno il bello e cattivo tempo per trarne profitti ed extraprofitti ai danni del consumatore finale?
In Regione Trentino Alto Adige operano circa 420 distributori stradali. Suddivisi per circa la metà su Trento ed altrettanti su Bolzano.
Per avere un’idea dei volumi di affari che ruotano intorno ai carburanti per autotrazione in regione T.A.A. basta confrontare le statistiche.
Nel 2021 sono stati immessi in consumo in provincia di Trento circa 96 milioni di litri di Benzina e circa 213 milioni di litri di gasolio che hanno portato nelle casse dello Stato circa 201.500.000 € di sola accisa. I cui 9/10 trattenuti dalla Provincia Autonoma di Trento. La restante somma pari a circa 299 milioni di € è andata nelle casse delle compagnie petrolifere.
Nello stesso anno in provincia di Bolzano sono stati immessi in consumo circa 81.000.000 di litri di Benzina e circa 340.000.000 di litri di Gasolio che hanno portato nelle casse dello Stato circa 269.000.000 € di sola accisa. I cui 9/10 trattenuti dalla Provincia Autonoma di Bolzano. La restante somma pari a circa 511 milioni di € è andata nelle casse delle compagnie petrolifere.
Naturalmente i prezzi alla pompa, ad oggi, sono attenuati dallo sconto messo in atto dal Governo di 30 cent/lt e fino al 31 ottobre p.v., altrimenti dove saremmo arrivati?
Ecco perché, a nostro avviso occorre intervenire per individuare chi e come lucra alle spalle dei cittadini.
La FLP, per andare incontro agli insopportabili costi dei carburanti che colpiscono le tasche dei dipendenti pubblici ha chiesto a livello nazionale e regionale a tutte le Pubbliche Amministrazioni di incentivare il lavoro agile/smart-working, per tutti quei servizi e/o attività smartabili, anche per andare incontro al risparmio energetico richiesto dal Ministero della Funzione Pubblica.