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DE GODENZ (UPT) * ALPICOLTURA: « CRITERI PER DEFINIRE LE AGEVOLAZIONI RIVOLTE ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLE MALGHE, BENE L’APPROVAZIONE DA PARTE DELLA GIUNTA PAT »

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17.58 - mercoledì 30 giugno 2021

Avendo appreso nelle scorse ore dell’approvazione da parte della Giunta della Provincia Autonoma di Trento dei criteri per definire le agevolazioni rivolte alla riqualificazione delle malghe ubicate sul territorio provinciale, intende esprimere la mia soddisfazione e alcune considerazioni.

Innanzitutto, mi sia consentito esordire con un “finalmente!” era da tempo che tutti colori i quali lavorano sui nostri monti, svolgendo un prezioso lavoro di mantenimento territoriale attendevano lo sblocco della situazione e la possibilità di accedere alla risorse.

Si tratta, come riportato anche nella descrizione della delibera, di attivare aiuti concreti per gli investimenti destinati a preservare quei patrimoni tra i più preziosi, assieme al turismo, della nostra terra rappresentati da malghe, pascoli, allevamenti, aziende agricole e dalle molte attività tradizionali e innovative correlate.

Da sempre ho seguito e mi sono confrontato con questi mondi perché provengo da una valle, quella di Fiemme, dove la vita e il lavoro in montagna sono da sempre praticati e molto sentiti; Come confermano le numerose iniziative da me presentate negli anni, ad esempio gli emendamenti a favore del recupero delle malghe caprine, pensando in particolare a quella situata nel Comune di Cavalese, ma non solo, e scritti per favorire l’attivazione di bandi specifici dedicati all’allevamento delle capre e agli investimenti che comprendessero la possibilità di finanziare il recupero di infrastrutture e beni collettivi, come per l’appunto le strutture adibite a malga e le relative strutture accessorie come le sale mungitura, a garanzia della qualità di tutto il processo della filiera lattiero – casearia o, ancora, l’ottenimento da parte della Giunta dell’impegno ad attivarsi, assieme alle altre regioni dell’arco alpino, per chiedere che l’Europa concedesse la sospensione dei limiti previsti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti d’importanza minore in favore delle imprese che vogliono fare nuovi investimenti nelle aree di montagna maggiormente colpite dalla crisi economica e sociale causata da Covid-19. Tema che ritengo sempre attuale e fondamentale e sul quale vale ancora la pena di impegnarsi.

Con questi atti è stato possibile prevedere negli anni stanziamenti importanti, tornando al caso di Cavalese, ancora nel Bilancio 2018 avevo presentato uno specifico emendamento – che poi era stato approvato – e che stanziava ben 500.000 euro annui, proprio in funzione del recupero della malga caprina, concedendo inoltre la possibilità al Comune di intervenire per coprire la differenza sull’investimento di recupero strutturale – intervento prima non possibile – e strategico per sostenere concretamente l’associazione allevatori caprini Val di Fiemme. Sono pertanto estremamente contento che ora la Giunta abbia dato il via libera ai criteri attuativi poiché in questo modo i finanziamenti potranno giungere a chi ne ha bisogno e la completa sistemazione della malga potrà finalmente diventare realtà.

Sono convinto che i proprietari degli alpeggi e coloro i quali gestiscono o amministrano proprietà pubbliche e collettive presenti in tutta la nostra provincia vocate in particolar modo al pascolo, all’allevamento di animali e alla produzione di latte, formaggi e derivati potranno ora guardare con maggiore ottimismo al domani. Si tratta di un risultato davvero importante, raggiunto grazie all’impegno della Giunta ma anche, e soprattutto, reso possibile dal lavoro condiviso di tutto il Consiglio provinciale figlio, a sua volta, dell’ascolto e del confronto utile e fattivo avuto con le categorie di allevatori e imprenditori montani. In conclusione, proprio a loro vanno il mio pensiero e un ringraziamento particolare per il coraggio e l’impegno dimostrati nel rimanere attaccati alla nostra terra e per aver continuato, anche in questi anni terribili – pensiamo a Vaia, alla pandemia e alla difficile gestione dei grandi carnivori – a mantenere attivo e forte il cuore pulsante della vita lavorativa e produttiva di montagna. Ora avanti tutta, pensando al rilancio dei nostri monti e sostenendo chi quotidianamente vi lavora con instancabile dedizione.

cons. Pietro De Godenz

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