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CONSORZIO AUTONOMIE LOCALI – CAL * FILIERA PORFIDO: GIANMOENA, « PIÙ SINERGIA TRA LE DITTE DOTATE DI MARCHIO QUALITÀ PER AUMENTARE LA LAVORAZIONE DEL GREZZO »

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22.21 - mercoledì 13 gennaio 2021

Il Cal ha rinviato a una delle prossime sedute la proposta di delibera della Giunta provinciale sulla valorizzazione della filiera del porfido tramite l’individuazione della percentuale di porfido che può essere trasferito alle imprese dotate di marchio di qualità.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente del Cal paride Gianmoena. In collegamento anche l’Assessore allo sviluppo economico della PAT Achille Spinelli, Gianmoena ha chiesto e ottenuto dall’Assessore Spinelli il rinvio dell’esame del punto all’ordine del giorno permettere al Cal di effettuare un’analisi approfondita su un tema importante con un’istruttoria che coinvolga tutti i Comuni interessati.

Schema del protocollo d’intesa per il sostegno del Progetto Welfare a km 0. Parere positivo con osservazioni

Il Cal ha preso in esame e approvato con osservazioni il Protocollo d’intesa per il sostegno del Progetto Welfare a km 0. Un tema che è stato approfondito dall’assessore del Cal Stefano Bisoffi.

Le osservazioni sono giunte dal Comune di Trento e precisano come sia importante mantenere, come precedentemente esplicitato quale criterio di accesso ai bandi, il partneriato formale degli enti locali, vincolante alla presentazione del progetto. Questo per far sì che la progettazione sia coerente con il piano sociale di comunità e la programmazione dell’ente, e al contempo strutturare una partnership progettuale chiara rispetto ai ruoli e ai compiti dei vari soggetti.

Welfare km 0 e’ un’iniziativa che detta azioni concrete per la cultura e la pratica del welfare comunitario e generativo nella società trentina. Nel dettaglio incentiva e sostiene progetti che promuovono: la generatività sociale ed economica dei servizi di Welfare; l’innovazione nel campo dei servizi per l’inclusione sociale; la collaborazione in rete e secondo logiche di comunità tra realtà eterogenee attive in ambito Pubblico, Privato e di Terzo settore.

In questo senso il Protocollo, che ha durata di un anno, rafforza la collaborazione nata nel 2015 tra Fondazione Caritro, PAT e Fondazione Demarchi, con il coinvolgimento del Cal, rinnovando le precedenti intese nel pieno rispetto delle rispettive finalità istituzionali. Nell’ambito del Protocollo il Consiglio delle Autonomie locali si impegna a sostenere ed accompagnare lo sviluppo, di progetti di welfare generativo, che coinvolgono gli Enti locali e altri attori, pubblici e privati dei territori. Si impegna a concorrere alla promozione dei bandi, a sensibilizzare le Amministrazioni locali, incentivando il più ampio coinvolgimento nella progettazione e realizzazione delle iniziative. Si impegna, inoltre, a concorrere alla valutazione dei progetti presentati. Il Gruppo di Valutazione sarà formato da tre membri nominati da Fondazione Caritro, uno nominato dalla PAT; uno nominato dalla Fondazione Demarchi e uno nominato dal CAL.

Le risorse economiche che saranno complessivamente stanziate per il 2021 sono pari a € 750.000,00 di cui € 500.000,00 stanziati da Fondazione Caritro; € 250.000,00 stanziati dalla PAT, d’intesa con il CAL. Tali risorse sono assegnate alla Fondazione Demarchi, tramite l’Accordo di Programma tra la Provincia e la Fondazione, per il finanziamento dei progetti ammessi.

 

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Regolamento sulle retribuzioni nell’esecuzione di contratti pubblici e in materia di lavori pubblici.
Parere positivo con osservazioni

Il Cal ha dato parere favorevole, con osservazioni, alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale sul Regolamento per la verifica della correttezza delle retribuzioni nell’esecuzione di contratti pubblici che riguarda anche Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti.
Il punto all’ordine del giorno è stato illustrato dall’assessore del Cal e Sindaco di Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer.

Le osservazioni illustrate oggi, e giunte anche dal Comune di Trento, riguardano il ruolo dei Comuni come soggetti controllori del rispetto della normativa così come disposto dall’art. 3, comma 2, che prevede che la PAT si attivi a fare i controlli su richiesta dell’amministrazione aggiudicatrice.

Oss Emer, ha evidenziato e verificato come nessun ente ha la possibilità di aggravare gli uffici con ulteriori adempimenti e la previsione di una richiesta simile si traduce in un mero appesantimento dell’iter.

E’ stato proposto pertanto di sostituire il passaggio con una formulazione diversa che recita: “Per gli enti locali e le loro forme associative, il controllo di cui al comma 1 è effettuato per il tramite della struttura provinciale individuata, che definisce anche le ulteriori disposizioni organizzative ed attuative necessarie per permettere a tale struttura l’espletamento dell’attività di controllo. Spetta alla struttura provinciale individuare la definizione del campione significativo di lavoratori da sottoporre a controllo.

Si suggerisce, inoltre, di prevedere un’introduzione graduale dell’adempimento previsto, basata su fasce di importo e fasi temporali diverse, partendo dagli appalti più grossi. Tutto ciò considerata l’impossibilità di fotografare l’effettivo impatto organizzativo inerente la fase di raccolta e messa a disposizione della PAT dei documenti sulla base dei quali verrà effettuato il controllo.

L’ obiettivo della normativa è quello di mantenere alta l’attenzione sul diritto dei lavoratori a una retribuzione adeguata e regolare, e sul diritto delle imprese a competere con altre in un ambito di leale concorrenza. Un contesto in cui il costo del lavoro deve rispettare regole uguali per tutti, con la certezza, da parte delle stazioni appaltanti, che vengano rispettate le condizioni alla base della scelta del contraente.

In questa direzione è stato elaborato un nuovo modello organizzativo che prevede un doppio binario di controlli tra loro coordinati: l’uno, finalizzato a verificare la correttezza della retribuzione, intesa come corrispondenza tra l’importo delle retribuzioni indicato nel libro unico del lavoro e quanto effettivamente versato dall’operatore ai lavoratori, l’altro destinato a verificare la regolarità retributiva riferita ai Contratti Collettivi Nazionali e ai Contratti Collettivi Provinciali.

Il provvedimento, adegua e armonizza la disciplina di settore. La sua entrata in vigore è prevista dal 1 maggio. In chiusura il Presidente Gianmoena ha comunicato ai Sindaci che dalla Conferenza Stato Regioni è arrivato l’accordo con il Governo sulla proroga al 31 marzo per i bilanci per i Comuni.

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