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CONSIGLIO PAT * LAVORO – CONSIGLIERE DI PARITÀ: MATTEO BORZAGA, « +28% DI CASI PRESI IN CARICO NEL 2022 »

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15.51 - giovedì 13 aprile 2023

Consigliere di parità nel lavoro: +28% di casi presi in carico nel 2022. Si è tenuta questa mattina in sala dell’Aurora a palazzo Trentini la conferenza stampa di presentazione dell’attività 2022 del Consigliere di parità (Cdp). Il consigliere Matteo Borzaga ha parlato di un significativo aumento delle richieste di supporto e di intervento, con un aumento del 28% rispetto al 2021 dei casi presi in carico dallo sportello e 70 casi in trattazione nei primi tre mesi del 2023 (contro i 50 del medesimo periodo dello scorso anno). Un fatto, ha rilevato, che testimonia da un lato una maggiore visibilità del servizio, legata al nuovo incardinamento dal 2022 del Consigliere di parità presso il Consiglio provinciale (effetto di una modifica all’articolo 16 della legge provinciale 13 del 2012), e dall’altro ad un crescente disagio (connesso anche agli strascichi della pandemia) che comporta un sovraccarico di lavoro, difficile da affrontare con la dotazione organica attuale. A questa istanza ha risposto il presidente Kaswalder che ha ringraziato il consigliere per il lavoro svolto e anticipato che si sta già ragionando sulla dotazione organica per trovare un aiuto in più, il personale necessario per rispondere all’incremento del lavoro e mettere la struttura in condizione di lavorare bene.

 

Kaswalder: ragionamenti in corso sull’organico
A dare il via alla conferenza, moderata da Luca Zanin, è stato proprio il presidente Walter Kaswalder che ha ripreso l’argomento del nuovo incardinamento, a partire dal 2022, del Cdp presso il Consiglio e non più presso la Giunta provinciale e fatto riferimento all’incremento delle richieste registrate lo scorso anno. I dati relativi ai casi, purtroppo, sono cresciuti molto, ha detto, perciò con il segretario generale Giuseppe Sartori si sta ragionando per trovare un aiuto in più perché è importante mettere la struttura in condizione di lavorare bene e per rispondere all’aumento del lavoro registrato dallo scorso anno. Kaswalder ha inoltre espresso un sentito ringraziamento a Borzaga per il lavoro svolto.

 

Cdp: struttura e organizzazione
La parola è quindi passata al consigliere di parità. Trattando del nuovo incardinamento, il professor Matteo Borzaga ha parlato di una scelta molto positiva dal punto di vista istituzionale, di un passaggio che ha determinato un rafforzamento dell’indipendenza, della terzietà e della funzione di garanzia del Cdp, di fatto affiancato a difensore civico e garante dei detenuti. L’accento è stato poi portato da Borzaga sulle competenze del Consigliere di parità nel lavoro, una figura nata negli anni Ottanta (dalla legge nazionale 863 del 1984) per promuovere l’attuazione dei principi di pari opportunità e non discriminazione tra uomini e donne nel mondo del lavoro. Una figura istituzionale di garanzia, insomma, che si occupa anche di vigilare sull’applicazione delle normative di riferimento, regolata attualmente a livello nazionale dal decreto legislativo 198 del 2006 (il codice delle pari opportunità) e, a livello locale, appunto dalla lp 13 del 2012. Di fatto, ha detto Borzaga, la legislazione provinciale completa quella nazionale affidando al Cdp compiti aggiuntivi quale è lo sportello legale gratuito di ascolto e di orientamento. Quest’ultimo costituisce una tra le principali funzioni a cui assolve il Consigliere di parità in Trentino: tra queste vi sono l’attività di informazione e di sensibilizzazione, la redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile nelle aziende con più di 50 dipendenti e la partecipazione a organi collegiali, commissioni e comitati provinciali.

 

I casi: le cifre
Nella sua relazione Borzaga ha parlato del principio che ha governato l’attività nel 2022, quello di priorità. L’adozione del criterio si è resa necessaria per far fronte alla richiesta dell’utenza dello sportello e per la conseguente mole di lavoro. Nel 2022 sono aumentati notevolmente (del 28% circa), ha detto il consigliere, i casi affrontati: si ritiene che ciò sia dovuto da un lato all’aumento di situazioni di disagio di cui soffrono lavoratrici e lavoratori (legate al peggioramento delle condizioni di lavoro e il connesso incremento delle situazioni di disagio determinate sia dalla progressiva flessibilizzazione dei rapporti di lavoro, sia dall’onda lunga della pandemia) e dall’altro da una maggiore visibilità dell’ufficio conseguente al nuovo incardinamento.

Nel 2022 sono stati affrontati quasi esclusivamente casi di discriminazione individuale: 91 le nuove prese in carico a cui si sommano 18 fascicoli aperti in precedenza e chiusi nel 2022 (per un totale di 109 casi trattati, a fronte degli 85 del 2021). Per la gestione dei casi sono avvenuti 209 colloqui individuali o di mediazione, il 26% in più dei 166 dell’anno precedente. Le email inviate all’utenza sono state 1500; più celere anche la risoluzione dei casi stessi, come testimonia la significativa diminuzione dei casi iniziati nel 2021 o prima. Vista anche la quasi totalità dei casi chiusi con esito positivo (i casi con esito negativo sono stati solo due), Borzaga ha espresso soddisfazione per l’operato.

 

I temi: difficile conciliazione lavoro-famiglia e mobbing
Il professor Borzaga ha quindi parlato delle tematiche prevalenti, delle richieste di supporto che ancora oggi vedono una prevalenza femminile, anche se il numero degli uomini (attualmente il 20% dell’utenza) è in crescita. I temi, dunque: la conciliazione della vita lavorativa con quella familiare soprattutto nel momento del rientro delle lavoratrici dalla maternità, la flessibilità e la precarietà (soprattutto femminile) e il disagio lavorativo e il mobbing. Questi ultimi fenomeni, del disagio lavorativo e del mobbing, ha ricordato il consigliere, sono in aumento: nel 2022 i casi di mobbing sono stati 20, per lo più nel pubblico (nessuno in Consiglio, ha detto rispondendo a una domanda, con una distribuzione trasversale, dalla Provincia all’Azienda sanitaria alle Comunità di valle, al Comune di Trento). Casi, ha spiegato Borzaga, che in genere si risolvono con la mobilità o il trasferimento del lavoratore o della lavoratrice. C’è ancora molto da lavorare in questo senso, ha aggiunto, per aumentare il benessere lavorativo delle persone in generale e perché le eventuali situazioni di disagio non si sommino tra loro.

 

Informazione e sensibilizzazione, le attività
Tra le altre attività svolte nel 2022 il consigliere di parità ha collocato, oltre al dialogo interistituzionale e agli incontri con numerosi organi collegiali, la partecipazione a riunioni di commissioni e comitati e le attività di informazione e sensibilizzazione quali “Percorsi tra nascita e lavoro” in collaborazione con la Fondazione Demarchi e “Il mobbing sul posto di lavoro” in collaborazione con la Consigliera di parità della Provincia di Bolzano e le Cpo di Trento e Bolzano.

In conclusione Borzaga è tornato a parlare del nuovo incardinamento presso il Consiglio provinciale del Consigliere di parità, una svolta a suo dire estremamente positiva, come dimostrano la fattiva collaborazione con i servizi amministrativi del Consiglio e il continuo rafforzamento delle interazioni con altre istituzioni (in particolare la Cpo e la Cdp di Bolzano).

Rispondendo infine a una domanda, Borzaga ha portato ad esempio dell’attività del Consigliere di parità nel lavoro dei casi che hanno visto una soluzione positiva. Il primo citato è quello di una lavoratrice che al rientro al lavoro dalla maternità in una comunità di valle si era vista isolata. Il caso si è risolto positivamente grazie al trasferimento della lavoratrice. Il secondo gruppo di casi a cui ha fatto riferimento è stato invece quello delle lavoratrici che, sempre al rientro dalla maternità, per motivi di organizzazione chiedono e faticano ad ottenere un part-time che viene spesso percepito come una scelta definitiva.

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