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LETTERE AL DIRETTORE

PAOLO VERGNANO (FI) * COMUNE ROVERETO (TN) – SCUOLA INFANZIA: « SIGNORA VICESINDACA, PERCHÉ TUTTO QUEL POLVERONE SUI GIORNALI? »

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09.58 - domenica 21 giugno 2020

Scuola dell’infanzia: signora Vicesindaca, perché tutto quel polverone sui giornali?

Ho ricevuto in tempi strettissimi, fatto di cui va dato atto alla Vicesindaca, le risposte alla mia interrogazione del 3 giugno scorso dove, dopo un intenso battibecco sui giornali, chiedevo lumi riguardo le parole lette sulla stampa.

Ricordo i fatti. Il 1 giugno la Giunta Provinciale pubblicò le linee guida relative all’apertura degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, dando come primo termine possibile l’8 giugno. Dagli articoli di giornale che si sono succeduti nelle ore seguenti pareva che l’amministrazione roveretana, con la Vicesindaca come assessore delegato, fosse stata presa alla sprovvista ed impossibilitata, nei fatti a procedere. Col passare delle ore mi resi conto che tali linee guida, non solo avrebbero dovuto essere di conoscenza, almeno nei caratteri generali, già da qualche tempo, ma corrispondevano a quelle nazionali, difatti adottate da tutte le regioni.

Ma la polemica sui giornali non si placava, dando anche adito a incomprensioni e giustificate paure da parte di alcune educatrici e dando la sponda a qualche ente gestore che, vista la diatriba politica, si è sentito in dovere di ribadire la propria contrarietà all’apertura.

Chiesi quindi, nella mia interrogazione, se la Giunta avesse mai interloquito con gli uffici provinciali preposti, se avesse chiesto alla struttura comunale di creare piani di attuazione in linea con le risposte (anche ipotetiche) ricevute, se questi piani fossero in fase di attuazione, se la Giunta avesse contattato le strutture delle Scuole dell’Infanzia per agevolarne l’apertura l’8 giugno, infine quando si potranno riaprire gli asili nido e le scuole materne.

Nella risposta si indica che dal 27 marzo si sono effettuati incontri con genitori, uffici del comune, coordinatrice psico-pedagogica e dal 3 al 5 giugno gli ulteriori specifici sopralluoghi, in presenza di tutti i soggetti preposti, al fine di ottemperare alle norme inserite nell’ordinanza. Fino ad arrivare all’11 giugno, data in cui si terminò il lavoro con le famiglie ed illustrare il progetto educativo il giorno successivo.

In data 15 giugno le strutture vengono aperte con la notevole affluenza del 43,8% delle famiglie che hanno aderito alla nuova modalità formativa determinata dall’emergenza. La settimana dopo il primo termine.

La domanda, che non avrà risposta se non nelle coscienze di ognuno dei lettori, è: “Senza il duro sprone effettuato dal sottoscritto, avremmo avuto gli stessi risultati?” La mia risposta è no, le scuole sarebbero state aperte molto dopo. Ma questa è una mia opinione.

Il fatto stesso che la Vicesindaca rimarchi che è stato possibile aprire in tale data perché il lavoro era già stato precedentemente predisposto, non fa altro che sottolineare l’inconsistenza delle polemiche lette sui giornali. In quanto strutture e uffici erano già stati preavvertiti, seppur in modalità meno stringenti, dai responsabili provinciali.

Come ho già scritto, e ribadisco ora, sono sicuro che i nostri uffici comunali abbiano la professionalità e la passione per ottemperare alle norme, anche in veloce successione come successo in questi mesi, per spirito di abnegazione e perché consapevoli di fare un lavoro indispensabile per la città. Per questo occorre ringraziarli.

Rimane il fatto che, in questi frangenti, le polemiche dovrebbero essere sopite il più possibile, al fine di evitare frizioni tra i soggetti interessati (educatrici e famiglie nel caso specifico).

Non pretendo un “obbedisco”, ma tra istituzioni provinciali occorre, a mio modo di vedere, una sobrietà che in questo caso non è stata presa in considerazione. Per questo il mio giudizio sull’operato della Vicesindaca non cambia.

 

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Paolo vergnano

Forza Italia.

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