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VATICANNEWS.VA * STRISCIA DI GAZA: PAPA FRANCESCO, « BASTA GUERRA IN TERRA SANTA, NON SI COSTRUISCE COSÌ UN MONDO MIGLIORE »

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15.43 - domenica 3 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il Papa: basta guerra in Terra Santa, fermatevi! Non si costruisce così un mondo migliore. Francesco dopo l’Angelus ricorda la sofferenza delle popolazioni in Palestina e in Israele, che porta quotidianamente nel cuore. Una preghiera per i negoziati in corso affinché gli ostaggi possano essere rilasciati e gli sfollati ricevano gli aiuti umanitari necessari.

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Michele Raviart – Città del Vaticano

“Davvero si pensa di costruire un mondo migliore e in questo modo? Davvero si pensa di raggiungere la pace? Basta per favore! Diciamo tutti basta per favore!” È un grido di dolore che parte dal cuore, quello che il Papa rivolge ai fedeli dopo la preghiera dell’Angelus. Un dolore che porta quotidianamente per la sofferenza delle popolazioni in Palestina e in Israele – come anche della martoriata Ucraina “dove ogni giorno muoiono tanti”, causata dalle ostilità in corso.

 

L’incoraggiamento a continuare i negoziati

“Le migliaia di morti, di feriti, di sfollati, le immani distruzioni causano dolore, e questo con conseguenze tremende sui piccoli e gli indifesi”, sottolinea Francecso, che auspica che le trattative in corso al Cairo arrivino a buon fine

Fermatevi! Incoraggio a continuare i negoziati per un immediato cessate-il-fuoco a Gaza e in tutta la regione, affinché gli ostaggi siano subito liberati e tornino dai loro cari che li aspettano con ansia, e la popolazione civile possa avere accesso sicuro ai dovuti e urgenti aiuti umanitari.

 

Si tratta per Gaza

Proprio in queste ore, nella capitale egiziana i rappresentanti degli islamisti di Hamas, che governano la Striscia di Gaza stanno negoziando con i mediatori del Qatar e degli Stati Uniti per negoziare su una tregua in vista del Ramadan e del rilascio di ostaggi. “Se Israele accetta le richieste di Hamas, che includono il ritorno degli sfollati palestinesi nel nord di Gaza e un aumento degli aiuti umanitari, ciò può aprire la strada a un accordo entro le prossime 24-48ore”, ha detto una fonte degli islamisti.

Israele, intanto, fa sapere che non invierà nessuna delegazione fino a quando Hamas non fornirà una lista degli ostaggi vivi. Sul terreno, intanto, dopo la morte di oltre 100 palestinesi uccisi mentre cercavano di raggiungere i tir con gli aiuti umanitari, almeno 12 persone sono rimaste uccise dopo un raid israeliano a Rafah.

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