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UDC (TN-AA) * AUTONOMIA: « A TRENTO COME A ROMA VI È ASSENZA DI PARTITI CHE ELABORINO IDEE, COSTRUENDO IL CONSENSO PER FARNE LEGGI »

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07.38 - mercoledì 6 settembre 2023

Da 30 anni ormai vi è l’inveterata abitudine di spostare il confronto politico lontano dagli elettori e fuori dagli ambiti del legislativo, lì dove quel confronto di idee dovrebbe costruire con il contributo di tutti gli eletti il “telaio normativo” che indirizza e vincola le azioni dell’esecutivo. Ora invece è prassi che, a Trento come a Roma, in assenza di partiti che elaborino delle Idee e costruiscano il consenso per farne Leggi, l’elaborazione delle scelte sia proiettata su chi poi le scelte deve attuare.

Questo fa si che le scelte siano sempre le più facili a tradursi in azione, ovvero che le scelte difficili non si facciano mai. Quella costruzione del consenso che è storicamente delegata ai rappresentanti del Popolo è quindi trasferita anch’essa all’esecutivo. Tutto ciò crea solo auto-referenzialità.

Lo sforzo di elaborare concetti è un dovere di chi vuole costruire in politica e si aspetta esecutivi in grado di andare con le loro azioni oltre la gestione delle contingenze. In questi giorni lo cosa più comune è sentire tante rispettabili persone che si candidano per rappresentare “degnamente” e convintamente di tutto un po’ fuorché delle idee.

Uno che chiede il voto vi deve dire prima di tutto dove pensa di vivere. Se crede di vivere su di un rotocalco o in una trasmissione che giudica dei ristoranti magari. Chi vive il lavoro, la voglia di fare impresa o mettere su casa, una situazione di limite o disagio, ha il diritto di sapere che idea abbia un candidato del mondo in cui vive.

Di sapere se e cosa costui ha fatto o farebbe qualora, violando l’art. 32 della Costituzione, lo Stato, come è accaduto, non rispettasse la Dignità delle persone. Privandole deliberatamente dei mezzi di sostentamento per piegarne la volontà.

Chi dice “intendo rappresentare degnamente” probabilmente ci ricorda quanto indegnamente tanti altri hanno voluto rappresentare nelle Istituzioni il dettato costituzionale e trasformarlo in Leggi.

Lo Scudo Crociato si è dato la missione di impegnarsi per una politica che sappia fare dei primi 54 articoli della Costituzione della Repubblica il binario su cui costruire buone leggi ed ha scelto di sostenere e rappresentare nel dibattito legislativo quel popolarismo cattolico che tra ispirazione dalla Rerum Novarum e dal progetto evangelico dell’essere comunità in cui si ricerca una sintesi costruttiva.

Per quello pensiamo che la nostra proposta si distingua da quelle di tanti che vorrebbero essere rappresentativi di un Trentino che non c’è mai stato.

I tanti che ci propongono con “l’album delle figurine” senza dirci la loro idea sul Trentino che c’è e quello che invece si vorrebbe.
E, rigorosamente lo fanno i due mesi prima del voto. Perché il confrontarsi con continuità è troppo impegno. Se volete che la politica non sia solo teatrino: il 22 ottobre votate Udc.

 

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Roberto Dal Rì
Commissario straordinario dell’Udc per il Trentino Alto Adige Südtirol
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