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GIOVANI DEMOCRATICI – TRENTINO * LAVORATORI MUSEALI: « VI È MANCANZA DEI DIRITTI FONDAMENTALI, COME LA CORRETTA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E LA GIUSTA RETRIBUZIONE »

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09.23 - martedì 5 gennaio 2021

La cultura in Trentino è al massimo ribasso. Gli operatori museali in Trentino vivono da anni una situazione di precarietà, dovuta alla mancanza di diritti fondamentali come una corretta organizzazione del lavoro ed una giusta retribuzione. Causa di ciò sono le esternalizzazioni, cioè l’affidamento del servizio tramite gara d’appalto.

I due principali musei della nostra provincia, Muse e Mart, vedono occupati un gran numero di dipendenti specializzati, la cui esperienza è un fattore fondamentale per la qualità dell’offerta culturale dei musei stessi. La maggioranza di questi operatori però non è assunta dall’ente provinciale, ma da cooperative che si sono aggiudicate l’appalto.

L’immediato effetto di queste esternalizzazioni riguarda le condizioni dei lavoratori, i quali spesso sono inquadrati in contratti a chiamata come operatori sociali o multiservizi, nonostante sia loro richiesta una laurea e una notevole specializzazione. Questo causa condizioni di lavoro insostenibili, come l’assegnazione dei turni da un giorno all’altro, la forte variabilità dei salari di mese in mese, la mancata retribuzione delle ore dedicate alla preparazione di lezioni o conferenze.

Non c’è da stupirsi quindi se presso il Muse, dalla sua apertura (nel 2013), ben 102 lavoratori hanno lasciato il posto di lavoro, incompatibile con gli impegni personali ed una vita dignitosa.

Questo sistema malato non colpisce soltanto i lavoratori, ma si riflette sull’intera offerta culturale trentina. Le competenze acquisite negli anni dai lavoratori sono indispensabili per garantire il buon livello dei musei di cui la Provincia continua a farsi vanto pubblicamente. Nonostante ciò, continuiamo ad assistere all’abbandono dei posti di lavoro, anche di operatori di lungo corso. A rimetterci sono gli stessi musei e, di conseguenza, tutti noi.

Dal momento che la giunta provinciale e l’assessore Bisesti fino ad oggi hanno evitato ogni forma di confronto con questa problematica che non si riducesse a vuoti interventi spot abbiamo deciso di batterci per far sì che le rivendicazioni dei lavoratori del comparto museale siano portate all’interno delle Istituzioni e della discussione politica.

Riteniamo che un bene comune come la Cultura non possa passare per esternalizzazioni al massimo ribasso.

 

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Giovani Democratici del Trentino (Giovanile PDt)

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