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OSPEDALE ROVERETO: PRIMARIO ORTOPEDIA, BUDGET REPARTO 2017 IN RIDUZIONE DEL 7%

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17.31 - martedì 4 luglio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Apss, Azienda provinciale servizi sanitari del Trentino) – Recentemente sono apparse sulla stampa locale delle notizie che riguardano il reparto da me diretto in merito alla definizione degli obiettivi di budget per l’anno 2017.

Secondo queste notizie ci sarebbe una volontà di tagliare i finanziamenti a diversi reparti ma, soprattutto, a quello di ortopedia dell’ospedale di Rovereto.

Pertanto, mio malgrado, mi vedo costretto a rispondere pur senza voler entrare in un dibattito politico che, come già detto, mi vede assolutamente estraneo.

Il reparto di Ortopedia del Santa Maria del Carmine, per diverse ragioni, è il reparto che esegue il maggior numero di interventi protesici di anca, ginocchio, spalla e caviglia tra tutte le ortopedie dell’Apss e, per tale motivo, è anche quello che ha le maggiori spese relative ai materiali protesici ed ortopedici in genere.

Nel corso degli ultimi tre anni la spesa si è andata progressivamente riducendo grazie alla scelta di nuovi materiali ed alla possibilità di monitorare le scorte di magazzino acquistando solo i materiali effettivamente utilizzati senza per questo ridurre i volumi quali quantitativi dell’attività di ricovero ed ambulatoriale.

Come ogni anno esiste una fase di negoziazione del budget annuale che avviene normalmente a febbraio-marzo e che quest’anno per la riorganizzazione aziendale è slittata a maggio-giugno.

In questo processo l’azienda sanitaria definisce le risorse dei singoli reparti e affida gli obiettivi da raggiungere.

La fase di negoziazione è appunto caratterizzata da un confronto tra l’azienda sanitaria ed i responsabili del reparto che discutono e “contrattano” obiettivi e relative risorse collegate.

Ovviamente tutti noi vorremmo più risorse ma siamo anche coscienti di vivere una fase economica e di politica sanitaria in cui le risorse appunto sono limitate e pertanto vanno utilizzate con grande oculatezza per assicurare i servizi necessari e appropriati alla domanda espressa dalla popolazione.

Per quanto riguarda l’Ortopedia di Rovereto al termine della negoziazione abbiamo ricevuto delle risorse, che seppure minori di circa il 7% rispetto a quanto assegnato lo scorso anno, ci consentono di continuare a svolgere la nostra attività al meglio, considerando le complessive iniziative dell’Azienda per migliorare l’acquisto delle protesi e dei dispositivi e la loro tracciabilità nella rete delle ortopedie.

Tutta questa fase si è svolta in un clima di confronto tra persone serie che avevano il fine di assicurare servizi sanitari di qualità senza “momenti di ilarità o di panico”. In ogni caso si tratta pur sempre di un bilancio preventivo che andrà verificato nei prossimi mesi anche e soprattutto alla luce dell’attività effettivamente svolta.

E sull’attività posso rassicurare gli utenti trentini che non abbiamo nessuna intenzione di ridurre i nostri servizi o di ridurre il livello qualitativo finora garantito.

Per quanto riguarda poi i temuti allungamenti della lista di attesa posso tranquillizzare i nostri pazienti: la lista di attesa a Rovereto per eseguire una protesi di anca o ginocchio è inferiore ai tre mesi e tale rimarrà (ben al di sotto della media nazionale e anche di quella di regioni a noi molto vicine).

Personalmente non ho l’impressione che ci sia una scelta strategica o politica di trasferire attività ortopedica ai privati e mi auguro di non sbagliare anche perché in questo caso le mie scelte professionali sarebbero ben diverse.

A sostegno delle mie impressioni solo due giorni fa abbiamo potenziato la nostra attività ortopedica ambulatoriale presso l’ospedale di Arco con il sostegno pieno della direzione dell’ Apss e mi sembra un ottimo segnale.

Infine vivendo ogni giorno la realtà del Santa Maria del Carmine non ho affatto l’impressione del “crollo assistenziale” che viene evocato ma di un ospedale che, pure tra le normali difficoltà quotidiane, offre un livello di assistenza molto elevato.

Certo per mantenere tale livello è fondamentale anche la serenità con cui si può svolgere il proprio lavoro per esempio evitando di essere coinvolti in polemiche politiche che ben poco hanno a che fare con il nostro lavoro di professionisti.

 

 

 

*

dott. Fabrizio Cortese

Direttore unità operativa Ortopedia e Traumatologia

Ospedale Santa Maria del Carmine – Rovereto

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa

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Foto: archivio Pat

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