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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA: « DIBATTITO SUL BILANCIO CONSOLIDATO DALLA GALASSIA PAT, UTILE DA 400 MILIONI E PATRIMONIO DA 7 MILIARDI E MEZZO »

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13.21 - martedì 8 novembre 2022

L’assessore Spinelli, al termine della mattinata, ha presentato il bilancio consolidato della Pat del 2021 che comprende tutta la galassia, dalle spa alle agenzie, alle fondazioni della Provincia. Un utile complessivo di 408 milioni e un patrimonio di 7 miliardi e 479 milioni. Un risultato positivo, ha detto l’assessore, legato alle crescita delle entrate fiscali determinate dalla ripresa economica. Mentre n senso negativo hanno pesato la riduzione dei trasferimenti dello Stato, anche se in parte integrati dai trasferimenti Covid.

Degasperi: troppi impegni rimasti sulla carta

Filippo Degasperi (Onda) ha detto che meriterebbe qualche spiegazione il debito di 4 miliardi, ma, in generale, dal consolidato sembra che il Gruppo Pat sia sano. Però tanti sono gli impegni rimasti sulla carta, o meglio nel programma elettorale. Nel 2018 della Giunta prevedeva, in base a criteri meritocratici, un’unità di controllo per verificare il raggiungimento degli obiettivi. L’altro obiettivo era quello della razionalizzazione e delle fusioni delle società che evidentemente si è interrotto, anzi è stata fatta anche qualche marcia indietro. Basti pensare, ha aggiunto, al centro servizi condiviso che sarebbe servito a fare ordine evitando doppioni e jungle contrattuali concentrando, ad esempio, contabilità e gestione del personale. Di fusioni ce n’è stata sola una peraltro già impostata nella scorsa legislatura. Poi Degasperi si è soffermato su Cassa del Trentino che rappresenta, ha detto, un unicum in Italia. Cassa che evidenzia un utile di esercizio di 13 milioni di euro che derivano dalla differenza tra gli interessi che paga sul mercato e quelli che le riconosce la Pat. Una “cresta” per l’esponente di Onda. Quindi, sarebbe stato più logico che la Pat si indebitasse direttamente risparmiando così la “cresta” sui tassi. C’è poi il discorso dei derivati: la società, ha ricordato, ha scommesso con i soldi dei Trentini e nel 2029 i trentini dovranno pagare 30 milioni di euro che Cassa del Trentino ha sottoscritto con i derivati. Nonostante, ha aggiunto, ciò i dirigenti sono rimasti al loro posto. Degasperi, inoltre, ha ricordato che è sparito il dibattito per creare un mezzo per veicolare verso la Pat i risparmi dei trentini. Poi il capitolo del Mediocredito, l’ultima banca pubblica rimasta. L’impegno preso dalla Giunta, ha continuato, era quello di riprendere il controllo dell’Istituto e per questo venne stoppata l’iniziativa delle rurali. Ma, alla fine è stato svegliato l’orso altoatesino con l’ipotesi di cedere quote a banche del nord est; così, alla fine, la banca passerà a Bolzano.

Su Itea l’esponente di Onda ha ricordato che la Giunta Fugatti aveva pensato a tornare indietro dalla società per azioni, una scelta giusta per un ente che opera nel settore delle case popolari. Ma i dati dicono il contrario, perché rispetto al 2013 ci sono un centinaio di alloggi in meno e non si vedono iniziative anche sul fronte bollette. Non a caso ci sono inquilini Itea in grosse difficoltà: casi di pensionati da 870 euro costretti a pagare 420 euro al mese di spese condominiali per un alloggio da 130 euro di affitto. Eppure, ha detto ancora, su questo la Giunta non fa nulla. Anzi, viene portato nel bilancio consolidato un utile di 232 mila euro! Itea dice che si prevedono 168 interventi col 110 per cento per un totale 214 milioni, ma in realtà in due anni nee sono stati fatti 5 per 15 milioni.

Sul Catullo, ha chiuso, anche qui impegni roboanti della Giunta Fugatti che non si sono tradotti in realtà come il collegamento ferroviario con l’aeroporto diverso da quello veneto Porta Nuova – Villafranca che non è nel nostro interesse.

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