Sulla “par condicio” nei programmi dell’informazione pubblica la destra ha provato a comprimere la voce dell’opposizione e allargare quella della maggioranza, prevedendo che i membri del governo possano intervenire a ruota libera e senza limiti di tempo!
Il PD ha denunciato in commissione di vigilanza RAI pochi giorni fa il tentativo di ridurre il servizio pubblico a megafono incontrollato di chi governa, ed ha votato contro il regolamento sulla par condicio per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno, nei programmi di approfondimento giornalistico, che rischiano di diventare strumenti di propaganda di chi è al potere, come usa solo nei regimi totalitari, nel pieno stile Orban.
Oggi anche l’Agenzia per la garanzia nelle comunicazioni AGCOM ha dichiarato che la legge sulla par condicio è chiara e non si possono prevedere corsie preferenziali per il governo.
Fortunatamente in questo Paese, in cui la premier Meloni e i suoi pensano di poter usare anche la Rai a proprio uso e consumo, come purtroppo vediamo avvenire quotidianamente nelle tv private, nelle modalità in cui vengono riportate alcune notizie e nell’assenza totale di altre, “resistono” ancora invece dei presidi democratici di difesa di un’informazione pubblica corretta e paritaria, che ci aiutano a garantire il pluralismo e tutelare i cittadini.
Ciò non impedisce che le notizie possano continuare ad essere spesso e volentieri distorte e manipolate, ma, almeno non potranno esserci interventi senza limiti di tempo e senza contraddittorio.
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On. Sara Ferrari (Pd)