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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * ORSO: « NESSUNA INTESA SU UN TESTO RISOLUTIVO, LE MINORANZE NON HANNO PARTECIPATO AL VOTO »

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15.51 - giovedì 11 maggio 2023

Orso, nessuna intesa su un testo risolutivo.Le minoranze non partecipano al voto. L’accordo su un testo risolutivo sembrava vicino. La trattativa tra maggioranza e opposizione è proseguita questa mattina durante una lunga sospensione dei lavori che si è conclusa però con un nulla di fatto. Al rientro in aula i consiglieri Leonardi e Ossanna hanno ritirato le loro proposte di risoluzione: si è passati dunque alla trattazione del testo di Claudio Cia, emendato dalla maggioranza. Le forze di minoranza non hanno partecipato al voto; la risoluzione è stata approvata.

È iniziata con una sospensione dei lavori di oltre un’ora la mattinata del Consiglio provinciale: tempo chiesto al presidente Walter Kaswalder da Luca Zeni (Pd) per un’interlocuzione con l’assessore Giulia Zanotelli per arrivare a una proposta di testo di risoluzione condiviso. Alla ripresa dei lavori ha preso brevemente la parola l’assessore Zanotelli richiedendo un’ulteriore sospensione interlocutoria per cercare una riformulazione di alcuni punti, dicendo comunque che su alcuni punti sul testo non c’era margine di trattativa.

Alla ripresa Giorgio Leonardi (FI) e Lorenzo Ossanna (Patt) hanno deciso di ritirare le loro risoluzioni, rispettivamente volte a impegnare la Giunta a continuare il confronto con Roma per ridurre gli orsi e a portare la gestione degli orsi in capo alla Provincia. Si è proceduto con la trattazione e la votazione della proposta di risoluzione di Claudio Cia (Fratelli d’Italia), emendata dalla maggioranza. Zanotelli ha espresso parere favorevole alla proposta emendata.

 

Claudio Cia, la risoluzione emendata
Introdurre misure per la sicurezza di chi vive dove ci sono orsi
La risoluzione di Claudio Cia (FdI) emendata (si allega il testo) impegna la Giunta a intraprendere ogni necessaria azione per assicurare la sicurezza per le persone che vivono gli ambienti naturali e seminaturali. In particolare a proseguire l’azione nelle sedi istituzionali perché gli strumenti del Pacobace siano effettivamente applicabili con modalità rapide e efficaci e a proseguire nel percorso di modifica delle norme e degli strumenti oggi in vigore, come deliberato anche dall’assemblea del Consorzio dei Comuni trentini. La risoluzione impegna inoltre la Giunta a individuare, nell’ambito del tavolo costituito presso il ministero competente un numero massimo di esemplari, compatibilmente con il contesto orografico, economico e sociale, chiedendo altresì di riconoscere alla Provincia maggiore autonomia gestionale rispetto agli orsi problematici. Ancora: il testo impegna la Giunta a proseguire nell’attività di introduzione di modalità idonee di raccolta e gestione dei rifiuti organici, compatibili con la presenza dei grandi carnivori; a informare e aggiornare tempestivamente i sindaci della presenza di situazioni problematiche riferite ai grandi carnivori, attraverso le strutture di emergenza della protezione civile; a condividere con il Cal le migliori modalità e misure per assicurare il coordinamento con le amministrazioni locali.

 

Rossi: un’occasione persa
Ugo Rossi (Misto) ha preso la parola ringraziando l’assessora per aver cercato una mediazione. Ha quindi voluto leggere i punti che avrebbe voluto vedere inseriti in un testo condiviso:
– fissare una soglia numerica limite
– riconoscere maggiore autonomia gestionale alla Provincia anche in applicazione della legge 9 del 2018, fissando una soglia annuale di soggetti problematici da prelevare immediatamente, con il solo vincolo di rendicontazione successiva
– il prelievo dal nucleo centrale della popolazione ursina, entro le percentuali fissate in una soglia concordata col Ministero dell’ambiente e comunque non oltre i 50 esemplari, con due modalità: traslocazione in altri ambiti idonei e prelievo definitivo dal territorio, cioè abbattimento in subordine al precedente.
I punti letti, ha detto Rossi, hanno un fondamento scientifico: ha detto di averli già inviati al Ministero durante la scorsa legislatura. Si è persa una grande occasione a non scrivere in maniera precisa queste cose, ha detto, la risoluzione emendata dalla maggioranza le contiene in maniera molto generica. Rossi ha quindi dichiarato la propria volontà di non partecipare al voto.

Zeni: c’è stato uno sforzo, ma non un’intesa
Luca Zeni (Pd) ha ringraziato l’Aula per il lavoro fatto nell’intento di trovare una condivisione: uno sforzo c’è stato, ma non un’intesa. Si era provato, ha detto, a riscrivere per maggior chiarezza il dispositivo prevedendo alcuni concetti di fondo per promuovere un piano di gestione dell’orso e facilitare la tempestiva gestione di orsi problematici. Si è poi soffermato su un punto del testo di Cia emendato che ha definito problematico: si tratta a suo dire del maggiore accento posto sulla questione normativa, quasi a voler giustificare l’inadempienza avuta finora nella gestione. Il tema è di coraggio di attuazione nelle norme, ha dichiarato il consigliere del Pd. Alcuni principi di fondo, ha continuato, potevano essere condivisi, sia sulla tempestività degli abbattimenti e sul contenimento. Non si è voluto tener conto della proposta della minoranza, ha concluso, ma rimane la soddisfazione per la condivisione della risoluzione dello stesso Zeni, approvata ieri. Anche il Pd, ha dichiarato, vista la lontananza e non disponibilità ad accettare la proposta avanzata, non parteciperà al voto.

 

Dallapiccola: l’obiettivo era capitalizzare l’esperienza pregressa
Il consigliere Michele Dallapiccola (Casa Autonomia.eu) ha ricordato i due giorni e mezzo trascorsi a cercare di offrire suggerimenti per capitalizzare l’esperienza pregressa. Ha definito l’approvazione di ieri della risoluzione di Zeni la riprova certificata che c’è un’unità di intenti del Consiglio: le forze di minoranza non si pongono in antitesi in termini filosofici a quello che vuole la maggioranza. Viste alcune carenze, ha aggiunto, si è pensato però di intervenire con delle proposte, puntualmente bocciate. La non partecipazione al voto, ha affermato, è un’azione coerente con quanto espresso negli scorsi giorni in aula.

 

Ossanna: maggiore autonomia alla Provincia
Prendendo la parola, Lorenzo Ossanna (Patt) ha espresso il proprio appoggio alla proposta di risoluzione di Cia emendata, che, ha sottolineato, riporta l’istanza per una maggiore autonomia della Provincia sul tema di gestione dell’orso che era contenuta anche nella sua proposta di risoluzione ritirata nel corso della mattinata.

 

Marini: coinvolgere il Parco Adamello-Brenta
Alex Marini (5 Stelle) ha descritto come insufficiente e troppo generico il testo della risoluzione di Cia emendato. Per essere credibili, ha detto, si deve essere in grado di formulare proposte che fanno i conti con la realtà giuridica e vi si inseriscono. Ha ricordato di aver proposto di coinvolgere in modo fattivo il Parco naturale Adamello-Brenta, area dove vive l’orso: non si capisce perché venga puntualmente escluso. Dovrebbero essere proposte iniziative di lobby a livello europeo, anche congiuntamente con l’Euregio, ha proseguito; ci vuole lungimiranza, volontà di travalicare i confini provinciali e cercare di far validare le nostre proposte a livello internazionale. Gli strumenti ci sono a livello europeo, non si vede perché non si debba utilizzarli. Marini ha infine parlato degli strumenti tecnologici a disposizione per monitorare e gestire la presenza di orso, che a suo parere andrebbero utilizzati.

 

Coppola: la proposta emendata è abbastanza inutile
La consigliera Lucia Coppola (Europa Verde) ha detto di ritenere abbastanza inutile la proposta emendata: la sintesi trovata in minoranza proponeva temi solidi e interessanti su cui sarebbe stato positivo per tutti convergere. Quella con il Parco Adamello-Brenta sarebbe stata una relazione importante per intervenire sulla gestione dell’orso, dispiace non sia stata accolta, ha detto. I corridoi faunistici? Non sono un’invenzione delle minoranze, ci sono nel Pacobace. I corridoi sono un’esigenza imprescindibile per tutta la fauna selvatica che altrimenti viene uccisa sulle strade, ha affermato. Coppola si è riferita al tema delle mangiatoie e dei foraggiamenti: creano orsi confidenti al pari dei contenitori per rifiuti non a prova di orso e andrebbero vietati. Anche Coppola ha espresso la sua non partecipazione al voto.

 

Job: fondamentale la fiducia dei cittadini nelle amministrazioni
Ivano Job (Misto – Coraggio Italia) ha precisato che i foraggiamenti nei territori sono ridotti al lumicino e ci sono solo due o tre casi. La situazione sul territorio è delicata, si cerca di fare bene, ha proseguito. Il territorio non sta apprezzando ciò che è successo in aula, bisogna prenderne atto: non è una questione di battibecchi, ma di risultati. Il consigliere ha anticipato il proprio voto favorevole alla risoluzione emendata, ma riservandosi di tenere un’occhio, poi, alla fiducia dei cittadini nelle amministrazioni. Il problema orso si dovrà risolvere, ha aggiunto, si spera che quello di oggi sia un primo passo foriero di risultati, altrimenti si verificheranno brutte situazioni sul territorio. Il territorio di montagna non è per tutti, ha aggiunto: chi lo abita supera talvolta le regole, ma lo fa per il diritto stesso di chi abita i territori di montagna. Ha quindi citato le parole di Tom Smith al Muse: alla domanda di chi chiedeva come gestiscono gli animali problematici ha risposto che, anche con l’accordo delle associazioni ambientaliste, si procede all’abbattimento. Una citazione che non vuole essere uno stimolo all’abbattimento, ha precisato Job, ma al superamento dei limiti psicologici di ognuno per raggiungere l’obiettivo di una serena convivenza.

 

Cia: il testo emendato contiene le rivendicazioni delle minoranze
Il consigliere Cia (FdI) ha parlato di un clima deprimente. Tutte le rivendicazioni delle minoranze sono contenute in questo testo emendato, ha affermato. Per due giorni c’è stata una disponibilità della maggioranza per trovare una condivisione, non trovata ma non per mancanza di volontà di maggioranza e Giunta. Il punto all’ordine del giorno si sarebbe dovuto trattare in un giorno, giovedì scorso, ha detto. Poi la comunicazione della volontà di trovare un accordo. L’impressione ora, ha affermato Cia, è che si sia cercato di arrivare ad oggi impedendo che sia aperto un ddl che la minoranza con i suoi emendamenti vuole contrastare a tutti i costi. È triste, ha aggiunto: almeno su questo punto l’Aula avrebbe dovuto essere unita anche in un messaggio rivolto al governo nazionale. Quindi ha letto gli emendamenti del testo della sua risoluzione e ripreso le parole di Job: ci si domanda se i cittadini, si è chiesto, dopo questi giorni in aula possano ancora avere fiducia.

 

Degasperi: gli atti ci sono, mancano i fatti
Filippo Degasperi (Onda) ha detto che alla risoluzione dei problemi serviranno i fatti, non il dibattito in aula. Il documento emendato? Non è altro che la riproposizione di quello scritto nel 2015, ha detto. Ci sono norme, copertura costituzionale, indirizzi del consiglio: gli atti ci sono, ha dichiarato Degasperi, mancano i fatti. Che non dovrebbero partire dalla fine, gli abbattimenti, ma dalla conduzione del progetto. Ancora: le iniziative che la maggioranza scansa dovrebbero servire a evitare di ricadere nella stessa situazione, la presenza dell’orso va condotta, diretta, governata applicando le indicazioni che si trovano nei documenti già predisposti. Secondo il consigliere di Onda due erano le proposte che sono state bocciate e che erano già contenute nella normativa: non foraggiare dove c’è l’orso e agevolare lo spostamento degli orsi. In conclusione ha descritto come pericoloso il riferimento ai numeri del progetto originario contenuto nella proposta di risoluzione, 120-180 orsi per la provincia di Trento, ha stimato.

Il voto: il Consiglio ha approvato la risoluzione. Le forze di minoranza non hanno partecipato al voto.

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