(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Dai dazi danni anche agli stipendi delle poliziotte e dei poliziotti. “Siamo preoccupati per le conseguenze che i dazi voluti da Trump avranno sugli stipendi degli italiani e quindi anche sui salari delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia di Stato. Le politiche protezioniste americane comprometteranno ulteriormente il potere d’acquisto di chi svolge quotidianamente un servizio fondamentale per la sicurezza del paese”.
Così Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
“Negli ultimi 4 anni – dice Colapietro – poliziotte e poliziotti hanno perso 300 euro in termini di potere di acquisto e l’ultimo, vergognoso contratto che il Governo Meloni ha imposto non ci ha fatto recuperare sostanzialmente niente e ha tagliato addirittura buona parte degli arretrati che spettavano. I dazi, aumentando i costi di beni di prima necessità e di servizi essenziali, aggraveranno questa situazione. La conseguenza sarà un ulteriore diminuzione del potere d’acquisto”.
“Chiediamo con fermezza al Governo Meloni – conclude il segretario generale del Silp Cgil – di non nascondere la testa sotto la sabbia e di farsi sentire con forza. Vanno tutelati non gli interessi delle grandi multinazionali a prescindere, ma soprattutto e in via assolutamente prioritaria il benessere e il vivere dignitoso di tante e tanti che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, pur lavorando onestamente, e che meritano qualcosa di più. Compreso chi indossa una uniforme. Il nostro appello all’Esecutivo è chiaro: valorizzate il lavoro, assicurate risposte concrete per i rinnovi contrattuali e adottate politiche economiche che evitino di penalizzare ulteriormente chi difende la sicurezza del Paese, oltre a tutte le lavoratrici e i lavoratori”.