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SCOTONI (UDC) * SANITÀ TRENTINA: « TRE MACIGNI SU QUESTE ELEZIONI, MEDICINA TERRITORIALE – FRONT OFFICE – GESTIONE DATI »

Scritto da
07.32 - venerdì 13 ottobre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Come Capolista, dopo qualche giorno speso nei mercati, intervengo per offrire una mia considerazione su di un tema che rappresenta uno dei punti più “sensibili” di questa campagna elettorale. La Sanità trentina. Premesso che nella legislatura 2013 – 2018, presieduta dall’ex assessore Rossi, la sostituzione della Donata Borgonovo Re con Zeni fu un vulnus che accompagnò tutto quel quinquennio, in cui si misurò sulla pelle dei Trentini, l’impegno di quella Giunta nello smantellare la Sanità Territoriale e che, palesemente, sulle prestazioni in convenzione e relativa gestione la magistratura non si mosse così come non fece sullo scandalo del Not, lasciando incancrenire quelle vicende, giunte così alla nuova giunta Fugatti, qualcosa quella nuova Giunta ha fatto.

Nello specifico, pur ostaggio della oscena e pretestuosa Emergenza Covid19 costruita dal Governo Conte II°, la giunta Fugatti ha comunque “partorito” sia la Facoltà di Medicina a Trento, che l’azzeramento dell’anomalo procedimento del Not ed il riavvio del percorso di quello di Cavalese, che un intervento concreto per ricostruire una rete di medici di base. E di questo va dato atto.

 

Le tre cose negative che pesano come macigni su queste elezioni sono invece:

1) la riorganizzazione della Medicina Territoriale (lì dove il nostro Partito insiste per una Provincializzazione dei medici di base e per una diversa integrazione tra farmacie ed assistenza di prossimità).

2) la gestione di quel “front office” che non vede certo nel Cup le competenze che possono concretizzare una efficace interfaccia tra Sanità ed Utenza ed infine.

3) la necessità di introdurre quei sistemi di gestione esperta del dato che già il mercato offre e che sono in grado di fornire un supporto previsionale all’Azienda Sanitaria. I ritornelli, vagamente sessisti, con cui tutti coloro che hanno distrutto la Sanità tra il 2011 ed il 2018 spacciano quel deficit di visione per un limite legato alle competenze disponibili in Assessorato ed in APSS fa torto ai tanti che lì lavorano ed all’intelligenza di chi vota.

 

Poiché Noi ci siamo battuti a viso aperto e contro una ampia maggioranza di forze politiche per l’applicazione di quell’art.32 della Costituzione che oltre alla libertà di scelta per i pazienti ed al vincolo del rispetto della loro Dignità, parla di una gratuità dei Servizi Sanitari per gli indigenti, ci sentiamo di precisare che troviamo immorale, contraddittorio ed opportunista che chi ha già dato prova di non tenere quell’articolo in alcuna considerazione se ne riempia la bocca solo un anno dopo che lo scandalo della Vigile Attesa è cessato solo grazie al voto del 22 settembre 2022 che ha tolto Roberto Speranza da quel Ministero.

Il nostro suggerimento è di sforzarsi per un approccio meno banalmente polemico e lavorare per migliorare. Una volta di più, pensando a chi è capace solo di regalarci polemiche, il nostro invito agli elettori può ridursi ad un #lasciateliacasa.

 

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Cesare Scotoni

Capolista Scudocrociato – Elezioni Trentino 22 ottobre

#ilcentrodeltrentino
#cristianopopolari
#giovani

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