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FENALT * RINNOVO CONTRATTI: « L’AUMENTO PER IL PROSSIMO TRIENNIO SARÀ AL 5%, COSÌ NON SI DIFENDE IL POTERE D’ACQUISTO DELLE FAMIGLIE »

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16.48 - martedì 13 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Nel complesso l’aumento per il prossimo triennio sarà attorno al 5% considerando che le risorse dovranno servire anche per la riforma dell’ordinamento professionale e per la produttività. Così non si difende il potere d’acquisto delle famiglie. Fenalt è pronta alla mobilitazione di piazza.

Si è tenuto oggi l’incontro fra OOSS e Giunta provinciale per definire il perimetro relativo del rinnovo contrattuale del pubblico impiego trentino. All’uscita dalla riunione Maurizio Valentinotti, segretario generale Fenalt, ha commentato: “L’assessore Spinelli è convinto che per il 2022, nonostante il massacro prodotto dall’inflazione a doppia cifra, i lavoratori trentini si possano accontentare di un aumento dell’1,87% (cui togliere la vacanza contrattuale già concessa). Tradotto, significa una ventina di euro al mese. Non va meglio per il 2023 in cui lo stipendio verrebbe alzato di un ulteriore 1,87%, togliendo poi comunque la vacanza contrattuale”. A regime dal 2024 l’aumento proposto dalla Giunta dovrebbe essere intorno al 5,62%. Queste risorse dovrebbero bastare anche per la produttività, e soprattutto per la ristrutturazione dell’Ordinamento professionale e per le progressioni verticali.

“C’è poco da aggiungere – prosegue Valentinotti – se non la rabbia per essere sempre considerati l’ultima voce del bilancio, quella a cui si riserva qualcosa se avanza, a discapito della capacità di spesa delle famiglie che è stata erosa in maniera pesante. Se poi pensiamo agli aumenti delle indennità dei consiglieri regionali potremmo anche dire che non c’è più pudore”.

Per il comparto autonomie locali Fenalt chiede da anni di ritoccare anche il valore e le modalità di uso del buono pasto (cumulabilità e spendibilità nei negozi di alimentari): oggi invece, come le cronache recenti hanno messo in luce, il ticket non è gradito né agli esercenti né ai lavoratori. Oggi il buono dei provinciali basta appena per un panino con l’acqua in un numero sempre minore di locali convenzionati. “Su questo tema – precisa Valentinotti – abbiamo chiesto un incontro già 10 giorni fa per far fronte alle carenze di strutture convenzionate, ma solo oggi i funzionari, incalzati, hanno fissato un incontro per la prossima settimana: come al solito gli eventi invece che prevederli, li si rincorre”.

Il segretario generale della Fenalt ne ha anche per i colleghi confederali: “Dato che con gli altri sindacati, nonostante i ripetuti inviti, non siamo riusciti a fare un confronto per una piattaforma unitaria, crediamo che il recupero dell’inflazione del 2022 e del 2023 debba essere assolutamente messo sul piatto subito, così come le risorse per sistemare l’inquadramento del personale, che deve essere chiarito fin da subito. Per Fenalt ciò è prioritario.
La strada come sempre appare in salita – conclude Valentinotti – e crediamo sia ormai indispensabile pensare ad una mobilitazione del personale e ad una protesta in tutte le forme possibili”.

 

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Maurizio Valentinotti
Segretario generale Fenalt

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